Strada pericolosa

C’è un giudice a Mottola?

Mimmo Mazza

Un giudice che sia in grado di inchiodare i responsabili, politici e materiali, della lunghissima scia di sangue che ormai colora l’asfalto della Statale 100 Taranto-Bari, nel tratto tra Massafra e Gioia del Colle

Il mugnaio tedesco Arnold di Potsdam, protagonista di un’opera di Bertold Brecht, lottò tenacemente contro l'imperatore per vedere riparato un abuso. Federico II di Prussia gli voleva espropriare il mulino per abbatterlo perché danneggiava il panorama del suo castello. Pur di averla vinta, l'imperatore non esitò a corrompere tutti i giudici e tutti gli avvocati a cui il mugnaio si rivolgeva. Con grande tenacia, il mugnaio riuscì a trovare un giudice onesto che lo aiutò a vincere la causa. Il famoso giudice a Berlino.

Ecco, ci chiediamo se anche a Mottola c’è un giudice in grado di inchiodare i responsabili, politici e materiali, della lunghissima scia di sangue che ormai colora l’asfalto della Statale 100 Taranto-Bari, nel tratto tra Massafra e Gioia del Colle; di mettere i sigilli ad una strada pericolosissima, spesso fonte di ferite e morte per chi la percorre; di imporre i lavori di ampliamento e messa in sicurezza, destinando ad essi un rivolo della pioggia di miliardi targata Pnrr o di altra provenienza; di disporre, nelle more, la percorrenza gratuita della parallela, e altrimenti deserta, autostrada A14. Abbiamo finito ogni dose di indignazione e, pur consci che la magistratura debba intervenire per reprimere i reati e non per prevenirli, toccando altre istituzioni tale compito, non possiamo che chiedere un’azione forte e risolutiva per far terminare lutti e tragedie, tanto prevedibili quanto puntualmente in replica. Ora basta. Basta con le chiacchiere di politici incapaci di programmare e far realizzare lavori salvavita su una strada che di vite ne ha tolte parecchie. Ciascuno si assuma le sue responsabilità. Noi vigileremo e denunceremo, senza sosta e senza pietà.

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