manovre nel centrosinistra

Incontro a Bari tra Emiliano e D’Alema

La Bellanova boccia il governatore sul rimpasto: «Confuso tentativo di riorganizzazione»

BARI - Un incontro in un bar a pochi passi dal Teatro Petruzzelli per dare maggiore armonia allo spartito stridente del centrosinistra: Michele Emiliano e Massimo D’Alema si sono visti a Bari per uno scambio di idee in vista di una rigenerazione della coalizione progressista (senza dimenticare la complessa gestazione del rimpasto della giunta regionale).

Il governatore e l’ex premier guardano entrambi con favore all’apertura di un confronto tra sinistre e M5S, ma da due prospettive differenti, riferiscono fonti dalemiane: Emiliano in passato ha anche auspicato forme di collaborazione con i pentastellati (provò a nominare grillini nel suo esecutivo, ricevendo un rifiuto), mentre D’Alema è per consolidare forme di sintonia legate a temi specifici, come la lotta alle nuove povertà e la cancellazione dei privilegi. Quest’ultimo, poi, ha esortato ad un lavoro di ricostruzione del centrosinistra che registri un nuovo slancio da parte non solo dei fuoriusciti dal Pd, ma anche delle stesse minoranze dem, in sofferenza negli anni della gestione renziana.

Emiliano nei prossimi giorni potrebbe, inoltre, ufficializzare l’ingresso in giunta di un esponente di Mdp (che non ha più il gruppo consiliare, ma solo due eletti), dopo aver registrato la richiesta di una «correzione» programmatica per la fine della legislatura: dovrà scegliere tra Ernesto Abaterusso e Pino Romano (quest’ultimo molto critico dell’esperienza di Liberi e Uguali). Se però non ci sarà una svolta sui contenuti con l’obiettivo «di portare il centrosinistra unito alle regionali del 2020», il sostegno (o l’ingresso nell’esecutivo) non sarà automatico.

Feroci critiche ad Emiliano, invece, sono giunte dalla senatrice Teresa Bellanova, esponente della corrente renziana in Puglia: il viceministro del governo dimissionario Gentiloniha evidenziato il disorientamento «rispetto alle dichiarazioni del presidente Emiliano per una ipotetica riorganizzazione della giunta regionale pugliese che si annuncia di ora in ora più come un confuso, disperato e patetico tentativo di raggranellare purché sia una maggioranza funzionale a garantire rendite di posizione e postazioni di potere piuttosto che una lucida ricomposizione legata ad una strategia di governo chiara e riconoscibile». Per la Bellanova il quadro pugliese è a tinte fosche: «Sanità, rifiuti, Patto per la Puglia, trasporti, futuro dell’Acquedotto pugliese: sono questi alcuni dei temi su cui i cittadini, le imprese, l’opinione pubblica attendono ormai da tempo risposte che stentano ad arrivare». [m.d.f.]

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