S. giovanni rotondo
Il corpo di Padre Pio torna nella chiesa nuova
Bergoglio, come i predecessori, non ha pregato nel santuario moderno
di Francesco Trotta
SAN GIOVANNI ROTONDO - Ieri, dopo 112 giorni di permanenza nella vecchia cripta di Santa Maria delle Grazie (dallo scorso 26 novembre), il corpo di san Pio è «ritornato» nella cripta della chiesa nuova. Il tutto avviene all’indomani della terza visita papale. Il 17 marzo 2018 è una data entrata a far parte della storia di San Giovanni Rotondo, al pari del 23 maggio 1987 (Papa Giovanni Paolo II) e del 21 giugno 2009 (Papa Benedetto XVI).
Se Papa Wojtyla si inginocchiò alle ore 20 di quel sabato primaverile di 31 anni fa dinanzi alla tomba di Padre Pio (non ancora santo, lo diventerà il 16 giugno 2002) a Santa Maria delle Grazie, giù nella cripta, Papa Ratginzer lo fece davanti al corpo visibile dell’ormai santo da sette anni, alle ore 10,25 di quella domenica mattina di inizio estate. Bergoglio, sabato non si è inginocchiato (lo fece a febbraio 2016 a Roma, nella Basilica di San Pietro, in occasione del Giubileo della Misericordia), ma ha pregato - erano le ore 10,50 - in piedi davanti all’urna contenente le spoglie mortali visibili del santo, poste dinanzi all’altare del santuario di Santa Maria delle Grazie. Una visita lampo - tre ore e trenta minuti - quella papale che ha toccato vette di commozione e rinforzato le coscienze di fedeli e pellegrini.
Chi ha assistito alla toccante visita del pontefice al reparto di Oncoematologia pediatrica del Poliambulatorio aveva gli occhi arrossati.
Ieri, proprio dall’altare del vecchio santuario, ha preso piede alle ore 10,45 la processione che ha scortato l’urna alla volta della chiesa nuova per riportarlo nella sua dimora abituale. L’operazione è avvenuta al termine della santa messa. La processione si è snodata giù per la spianata del sagrato tra due ali di folla. La prima traslazione risalente a circa quattro mesi fa coincise o quasi con la ripartenza per il Portogallo della statuetta della Madonna di Fatima che tornò a «casa», dopo undici giorni di permanenza a San Giovanni Rotondo, il successivo lunedì 27. Anche il «ritorno» di ieri di San Pio nella nuova chiesa è stato deciso esattamente il giorno dopo la visita di Papa Bergoglio. «Solo coincidenze - dicono i frati - legate a celebrazioni collegate: il centenario delle apparizioni della Vergine in Portogallo, coincise con l’anno di commemorazione per i 100 anni dall’arrivo di Padre Pio nella città garganica (luglio 1917). L’anno 2018 invece chiude i festeggiamenti del cinquantesimo anniversario della morte (1968-2018) e il centesimo anniversario (settembre 1918- settembre 2018) della stimmatizzazione permanente del santo cappuccino. La traslazione delle spoglie mortali del santo fu accordata, dopo la richiesta avanzata da diocesi e frati ad inizio di agosto 2017, al cardinale Angelo Amato, prefetto della congregazione delle cause dei santi. Con la seconda traslazione di ieri (dopo l’ostensione in Vaticano del 26 novembre 2017) si aggiunge un altro capitolo alla storia del corpo di San Pio che dal 1 giugno 2013 è in ostensione permanente. Ma una cosa è certa: i Papi nella nuova chiesa finora non sono ancora entrati.