Abusi su minori
Patteggia l'ex capo scout 20 mesi per violenza sessuale
Sconto di pena per rito e «minore gravità del fatto»
L’accusa per violenza sessuale al caposcout del Rione Francioso di Potenza, Alfredo Vinciguerra, 34 anni, si è conclusa con un patteggiamento a un anno e 8 mesi, più una serie di interdizioni per le funzioni di cura dei minori, con la sospensione della pena. Il provvedimento di patteggiamento, definito tra i legali di Vinciguerra, gli avvocati Paolo Lorusso e Josè Toscano, e il Pm Valentina Santoro, è stato accettato ieri dal Gup Michela Tiziana Petrocelli.
La vienda ebbe ordigine nell’estate 2016. Per l’accusa Vinciguerra avrebbe fatto leva sul senso di solidarietà degli scout per indurre alcuni ragazzi a masturbarsi, a lasciarsi misurare i genitali e a consegnargli il proprio liquido seminale. Azioni «da nonr ivelare a nessuno, ma che vennero fuori quando negli uffici della Questura di Potenza si è presentato un sacerdote che ha raccontato con allarme quanto gli era stato riferito da alcuni genitori.
La questione vene così approfondita dalla Squadra Mobile che notò subito come alcuni ragazzi del gruppo scout avevano abbandonato senza apparente motivo la militanza Agesci. Le testimonianze successivamente raccolte lungo questo filone d’indagine furono di riscontro a quelle che erano le voci e i sospetti del sacerdote. In particolare, i ragazzi, dopo una comprensibile iniziale ritrosia, si confidarono con gli agenti raccontando tutto.
Il loro capo gli avrebbe parlato delle difficoltà sessuali nel raggiungere l’erezione di uno dei ragazzi del gruppo (che è invece perfettamente sano e all’oscuro di tutto) e del percorso intrapreso dallo stesso capo-scout con un fantomatico medico per aiutarlo. Ma gli altri ragazzi dovevano aiutarli: serviva che si masturbassero e consegnassero il liquido seminale, che si lasciassero misurare il pene a riposo e poi in erezione, che si sottoponessero a non meglio specificate iniezioni sui glutei che lui stesso provvedeva a fare (incluso il connesso massaggio finale) e che in realtà erano di semplice acqua. Il tutto in un appartamento che era nella sua disponibilità.
Fatti che per la sentenza di patteggiamento rientrano in quelli di «minore gravità» per i quali è previsto uno sconto (fino a 2 terzi) rispetto alla pena base di 5 anni a cui si sono aggiunte le riduzioni per le attenuanti generiche e quelle per il rito alternativo. [g.riv.]