Non ci sono sponsor

Pallavolo, Molfetta non si iscriverà a Superlega

di Marianna La Forgia

MOLFETTA - «…Oggi, 22 maggio (ieri, ndr), ci troviamo a comunicare una notizia che di certo non farà piacere ai tifosi, ma di cui forniremo le motivazioni. Pur avendone diritto, per aver sempre rispettato ogni obbligo contrattuale e regolamentare, la Pallavolo Molfetta non si iscriverà alla prossima Superlega. Una decisione senz’altro pesante, ma figlia di valutazioni razionali, che svariano dall’aspetto economico a quello logistico. Una decisione sofferta, ma che non ha il senso di un macigno lanciato contro la passione di tutti voi e tutti noi, ma che si spera possa essere “solo” un momento di una storia che continua».

È l’inizio di una lettera a cuore aperto del presidente della Pallavolo Molfetta di A1 Antonio Antonaci che invece, paradossalmente, segna la fine di un’epoca storica per la pallavolo molfettese dei grandi palcoscenici. Tutto concentrato in pochissime settimane, mille voci che si rincorrono, tante opinioni, supposizioni. Fredda come una sentenza senza possibilità di appello arriva l’ufficialità biancorossa: Molfetta dalla prossima stagione non sarà tra le squadre di A1 di volley dopo quattro anni di grandi risultati. Si ammaina bandiera bianca e si cede alle regole del gioco. Nel vero senso della parola. Perché?
«Fondamentalmente i motivi sono due - aggiunge Antonaci - l’assenza di un main sponsor interessato ad investire per promuovere il proprio brand, con mezzi finanziari adeguati al mercato della Superlega, e il numero limitato di posti a sedere del PalaPoli. In questi anni Molfetta ha vissuto grazie soprattutto alle sponsorizzazioni di aziende, molfettesi ma non solo. Con il main sponsor abbiamo sempre provato ad aprire un canale privilegiato ma non ci è mai stata data la possibilità di ottenere contratti di sponsorizzazione pluriennali per pianificare una programmazione nel medio periodo. Abbiamo fatto sacrifici e ce l’abbiamo messa tutta. E con orgoglio diciamo che ce l’abbiamo sempre fatta a testa altissima. Ma ci è mancata la figura di un imprenditore-presidente alle nostre spalle. In Superlega, se non trovi un main sponsor in grado di sostenere una parte importante del budget annuale, è dura proseguire troppo a lungo».

C’è poi l’altra nota dolente, la questione palazzetto. «La Lega, a partire dalla stagione 2017/18, imponeva di avere una “casa” di tremila posti. I nostri numeri, dopo l’ampliamento della struttura, parlano di 1682 spettatori, più 60 atleti: il PalaPoli oggi non rispetta i parametri che la Lega ci impone. Dovremmo andare fuori per disputare il campionato: ci abbiamo pensato e ci penseremo. Se le strade del nostro club e della Superlega dovessero in qualche modo reincontrarsi, magari in sinergia con altri club del nostro territorio per realizzare una pallavolo sostenibile, l’ipotesi di trasferirci altrove potrebbe essere presa in considerazione. Sarà il tempo, eventualmente, a dirlo».

E forse, quindi, non è proprio tutto finito. Per ora Molfetta saluta il volley dei grandi numeri con le partite di cartello, i primi playoff della storia, ottavi in regular season contro squadroni come Macerata e Trento, il delirio del pubblico di fronte allo zar Ivan Zaytsev o a Osmany Juantorena. E’ stata una favola, un sogno che ha fatto innamorare tutta la città. Ci si è solo svegliati per tornare alla realtà ma non è detto che non ci si possa riaddormentare per sognare ancora.

«Non è la nostra una porta chiusa al futuro. Ma è un semplice saluto. Speriamo un arrivederci». Ma per ora finisce qui.

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