carnevale

Putignano, è il gran finale sfilano i 7 carri allegorici

di PALMINA NARDELLI

PUTIGNANO - Dopo l’esilarante «strema unzione» impartita ieri sera al carnevale morente da un gruppo d’inverosimili «ministrandi», impegnati in uno dei riti che conservano ancora intatto il fascino della partecipazione e dell’essenza povera e altruista del carnevale del passato, eccoci alle fasi finali di quest’evento carnascialesco.
Il programma delle ultime ore è pronto a coinvolgere i visitatori, sin da questa mattina, offrendo uno spumeggiante coktail di divertimento, coniugato in varie forme per accontentare i gusti più disparati. Alle 10.30 per i bambini, si aprono le porte della Pro Loco e dell’Officina del Carnevale, con Gesi Bianco e il suo laboratorio di cake design,abbordabile dai più piccini. Alle 16 nella sala consiliare del Comune, sarà presentato, il volume «Percorso turistico dei Cinque Sensi» dell’associazione intercomunale, «Cuore della Puglia». Una guida ideale che presenta il meglio degli otto comuni che ne fanno parte, in fatto di vini, piatti tipici, monumenti, feste e artigianato locale.

Il centro storico, grande protagonista di questa 623esima edizione, vi aspetta per farvi visitare, in attesa dell’ultimo corso mascherato che inizia alle 19, i suoi gioielli culturali legati, in questo periodo, da un unico filo conduttore: bellezza dei luoghi con esposizioni e mostre legate al tema del carnevale.
Sono aperte le porte del Palazzo Museale con magnifici arredi, atmosfera un po’ retrò e mostra d’arte contemporanea; quelle della biblioteca comunale, con le straordinarie miniature dei carri allegorici premiati nel corso degli anni, la personale di Luigia Bressan e «la Carta(pesta) Elegante», lavorata in senso artistico e trasformata in incredibili abiti d’epoca; le Maschere Apotropaiche di Giuseppe Miccolis, simboli della cultura contadina coltivata da un maestro della lavorazione della pietra; l’affascinante percorso offerto dal Museo diffuso del Carnevale, che propone otto tappe per un affascinante viaggio nella memoria e nel tempo, alla scoperta di aspetti e personaggi, che hanno fatto grande questo carnevale. Occhio anche alle cantine di Trullando che. con Carnevale N’de Jos’r, offrono balli, divertimento fra maschere e gastronomia, sino a tarda notte.

Alle 19, inizio dell’ultima parata, esaltata dalle luci della sera nelle sue sfumature goticheggianti. Dalle 20 si balla anche nella tensostruttura di piazza Moro con balli di gruppo, lisci e tanta allegria. Dalle 22 per le vie cittadine si snoda il «Funerale del carnevale». Il corteo funebre è composto dalla moglie, disperata, del carnevale e un coro di prefiche che intonano litanie e pianti strazianti che strappano risate a non finire. Il «caro estinto», rappresentato da un maiale di cartapesta, simbolo di licenze e stravizi, eccedenti in questo periodo, giunge nella piazza cardine del centro storico, dove sarà bruciato. Con «La Campana dei Maccheroni», si attende dalle 23 la mezzanotte al suono di 365 rintocchi, uno per ogni giorno dell’anno, con l’ultima abbuffata. Si mangia e si balla e poi, con il capo sparso di cenere, si torna a casa perché sarà per tutti, tempo di Quaresima.
Cala definitivamente il sipario su questa edizione che, tra introduzione del biglietto, ricordiamo che oggi si ritorna a quota 5 euro con le riduzioni previste, lo spostamento pomeridiano di tre sfilate, e l’annullamento della terza, vedono la Fondazione e l’amministrazione comunale oggetto di uno strascico di polemiche che sta «vivacizzando» anche il quotidiano della comunità.

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