«Ladro di sgabelli» va al bar per arredare l'appartamento

di LEO MAGGIO

PALO DEL COLLE - Se il cinema del neorealismo regalava «Ladri di biciclette», dalla cronaca di questi giorni spunta il «Ladro di sgabelli». Succede a Palo del Colle, dove un pregiudicato, A. P. di 51 anni, è stato denunciato a piede libero con l’accusa di furto aggravato continuato per aver rubato due sgabelli modello bistrot dall’arredo esterno di un noto locale della movida cittadina, il Red Chili Cafè, su via Bitetto. Troppo lontani i tempi in cui Vittorio De Sica raccontava la storia del povero attacchino romano a cui rubarono la bicicletta che gli serviva per lavorare.

Nel neorealismo di casa nostra, rigorosamente in salsa palese, il ladro di sgabelli ruba al bar per arredare casa. E pazienza se la telecamera di sorveglianza, posta all’esterno del locale, ne identifica l’identità immortalandolo durante l’azione. Il ladro di sgabelli attraversa la strada, si piazza davanti al locale e osserva. Gli basta far finta di nulla per una decina di minuti, guardarsi intorno alla ricerca dell’attimo fuggente ed alzare il cappuccio della giacca all’altezza degli occhi per sperare di nascondere faccia ed intenzione. Il proprietario del bar scopre il furto di sgabelli sul far della sera e all’indomani ne denunciano il furto ai Carabinieri.

Così, i militari della locale stazione, agli ordini del comandante Giuseppe Procopio, non perdono tempo a capire che il malfattore è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine e che abita proprio a poche decine di metri dal bar. La perquisizione scatta mentre il primo caffè della mattina è ancora caldo sul tavolo ed ecco i due sgabelli in bella mostra nella zona giorno del suo appartamento. «Li ho trovati davanti ai cassonetti dell’immondizia» avrebbe dichiarato il pregiudicato negando l’evidenza. Dimenticando, però, che da circa due mesi, in paese vige la raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti. I cassonetti sono stati tutti eliminati dalle strade.