Anche Procura di Brindisi apre inchiesta su elicottero precipitato in Francia
BRINDISI - Si allarga il fronte delle indagini sulla tragedia dell'elicottero HH3F dell'84° centro Sar di Brindisi, precipitato giovedì scorso in Francia provocando la morte degli otto elicotteristi che erano a bordo, le cui salme rientreranno in nottata in Italia per i funerali.
Dopo l'inchiesta aperta dalla procura di Verdun, che ha competenza sul territorio dell'Isle-en-Barrois, nell'est della Francia dove è precipitato il velivolo italiano, anche la procura brindisina ha avviato indagini sull'accaduto. Se ne occupa il procuratore reggente della Procura della Repubblica, Cosimo Bottazzi, che ha aperto un fascicolo giudiziario sulle cause che hanno portato al disastro.
La decisione sarebbe stata presa sulla base del fatto che da Brindisi era partito l'elicottero e gran parte dell'equipaggio. Il velivolo era infatti partito dal capoluogo messapico con sette persone a bordo e aveva fatto un primo scalo nella base di Rimini per poi decollare, insieme al secondo HH-3F e ad un altro militare alla volta della Francia dove, dopo uno scalo tecnico a Digione, è precipitato.
Per la procura brindisina, le ipotesi di reato, a carico di ignoti, sono di disastro aviatorio e di omicidio colposo plurimo. Non si sa ancora quali saranno i primi passi che Bottazzi farà per tentare di fare luce sull'incidente. Finora, sulla base degli elementi investigativi raccolti, l'ipotesi più accreditata resta quella del guasto tecnico, ovvero di «un problema al rotore posteriore» del velivolo.
ACCAME: QUALE LO STATO DI MANUTENZIONE DELL'ELICOTTERO?
Ma intanto sorgono interrogativi sullo stato di manutenzione del velivolo. Lo fa il presidente dell'Anavafaf, Falco Accame, secondo il quale, «è del tutto incomprensibile che non sussistessero comunicazioni dirette tra i due elicotteri in volo» considerando che «gli aeromobili prestano servizio su una rete di soccorso (sos) che molto prevedibilmente è stata chiamata in causa nell'incidente».
«C'è da chiedersi - prosegue - come è possibile che l'altro elicottero in volo non abbia appreso la notizia». Interrogativi che paiono destinati a non avere risposte in tempi brevi, anche considerando il fatto che a bordo del velivolo non c'era una vera e propria scatola nera.
STANOTTE RIENTRANO IN ITALIA LE SALME DEI MILITARI MORTI IN FRANCIA
Le salme degli otto militari dell'Aeronautica deceduti nell'incidente aereo di giovedì scorso in Francia rientreranno stanotte in Italia a bordo di un C-130J della 46^ brigata aerea di Pisa. Il velivolo, proveniente dall'aeroporto francese di Metz, farà scalo prima all'aeroporto militare di Villafranca (Verona) per traslare la salma del capitano Stefano Bazzo, il pilota vicentino dell'83° Centro SAR (Search and Rescue) di Rimini.
L'arrivo a Villafranca è previsto intorno alle 23; da lì il feretro verrà trasferito a Vicenza dove nei prossimi giorni si svolgeranno in forma privata i funerali del giovane ufficiale.
Successivamente, il C-130J trasporterà a Brindisi le salme dei sette militari dell'84' Centro SAR, che ha sede nella stessa città pugliese. Si tratta, lo ricordiamo, del capitano pilota Michele Cargnoni, di Brescia; del tenente pilota Marco Partipilo, di Bari; del 1^ maresciallo Giovanni Sabatelli, di Fasano (Brindisi); del 1^ maresciallo Carmine Briganti, di Talsano (Taranto); del maresciallo di 1^ classe Giuseppe Biscotti, di Grottaglie (Taranto); del maresciallo di 1^ classe Massimiliano Tommasi, di Calimera (Lecce), e del maresciallo di 1^ classe Teodoro Baccaro, di San Vito dei Normanni (Brindisi).
Le salme verranno subito sistemate nell'hangar dell'aeroporto militare di Brindisi dove è stata allestita la camera ardente, che rimarrà aperta fino al primo pomeriggio di domani, dove alle 14 avrà luogo la solenne cerimonia funebre per i sette militari appartenenti all'84' Centro SAR di Brindisi, che verrà celebrata dall'arcivescovo ordinario militare per l'Italia, Mons. Vincenzo Pelvi. Dalla Francia rientreranno nella notte anche i familiari delle vittime a bordo di un Airbus 319 del 31mo Stormo dell'Aeronautica Militare.
LA RUSSA E MANTOVANO A BRINDISI
Il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano rendono omaggio ai militari morti nell'incidente all'elicottero dell'Aeronautica Militare. Mantovano sarà stasera a Brindisi per accogliere le salme. Domani alle 11 La Russa, con il capo di stato maggiore dell'Aeronautica militare, generale Daniele Tei e il sindaco di Brindisi Domenico Mennitti, sarà alla camera ardente allestita presso l'aeroporto di Brindisi.
QUANDO BRINDISI ERA IL MIGLIORE CENTRO DI MANUTENZIONE DI ELICOTTERI
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