La Grande Sfida
Bari, al Palaflorio la finale dei miti McEnroe-Enqvist
di Roberto Longo
BARI - Un tuffo nel passato di più di trent’anni. Per una sera gli appassionati del tennis di casa nostra si sono immersi nelle magiche atmosfere di quando a dominare la scena tennistica mondiale c’erano talenti del calibro di John McEnroe e di Henri Leconte. I due Thomas, Muster ed Enqvist, sarebbero arrivati qualche anno più tardi per lasciare anche loro una traccia indelebile nella storia del tennis. La prima giornata de «La Grande Sfida» inizia nel tardo pomeriggio con la clinic dedicata a tutti i vincitori dei tornei «Promo FIT» che richiamano nel capoluogo 1.500 bambini di un centinaio di scuole tennis di Campania, Calabria, Abruzzo, Sicilia e Puglia.
Piccoli e grandi palleggiano a turno con i quattro campioni quasi fossero sul centrale di Wimbledon ma quando scatta l’ora X il lungo applauso che il pubblico del PalaFlorio riserva al loro ingresso in campo è il segno che di lì a poco si comincerà a fare sul serio. I primi a scendere in campo sono Muster ed Enqvist, il primo insegue ancora il Master, il secondo è già l’idolo del pubblico femminile e l’inizio del primo set è tutto un susseguirsi di break e contro break che appassionano il pubblico. Il primo siparietto arriva sul secondo 15 del quinto gioco. L’austriaco contesta una palla e mima la sua traiettoria ma non può cambiare la decisione dell’arbitro di sedia. Il secondo sketch arriva nel game successivo ed è ancora Muster protagonista quando prova a spaventare un raccattapalle. La differenza all’anagrafe è tutta a favore dello svedese lesto a capitalizzare l’unica palla break che vale anche il primo set chiuso al 12° gioco e a nulla valgono i tentativi dell’austriaco di distrarre il rivale.
Il braccio è quello d’un tempo, la velocità un po’ meno ma il gioco non ne risente. La partita scorre via a trame alterne, Muster spinge ma gioca anche di fino, Enqvist punta sulla regolarità e la musica non cambia neanche nel secondo parziale. Finisce 6-3 per lo svedese che si garantisce così il pass per la finale. In sala stampa chiedono all’austriaco se alla fine la differenza d’età ha avuto il suo peso: «Credo che per noi conti di più avere una buona condizione e quest’anno ho giocato poche partite ed in particolare su un campo così veloce non giocavo da tanto».
L’altra semifinale, quella tra McEnroe e Leconte, è vinta dallo statunitense, il quale, nonostante i 57 anni, ha ancora un fisico asciutto. Il talento, poi, è intatto: lo stile è inimitabile, il tocco è quello dei giorni migliori. Il francese deve arrendersi in due set (7-5, 6-1).
Nel pomeriggio di oggi sono in programma le semifinali. Alle 17 in campo per il 3° e 4° posto Muster e Leconte. A seguire la sfida tra Enqvist (42 anni) e McEnroe (57). La differenza d'età è notevole. Ma l'esito della grande sfida è tutt'altro che scontato.
Domenica 20 novembre (finali, ore 17)
Poltronissima Parterre – 110 €
Tribuna Inferiore Numerata – 66 €
Tribuna Mediana Numerata – 44 €
Distinti non numerati – 27,50 €
GRANDE SFIDA – LA STORIA
2011 (Milano) Serena Williams, Venus Williams, Flavia Pennetta, Francesca Schiavone
2012 (Milano) Maria Sharapova, Ana Ivanovic, Sara Errani, Roberta Vinci
2014 (Genova, Milano) John McEnroe, Ivan Lendl, Goran Ivanisevic, Michael Chang
2015 (Verona, Modena) John McEnroe, Mats Wilander, Henri Leconte, Sergi Bruguera