giustizia a taranto
Riunificata la Procura tra risparmi e efficienza
di MIMMO MAZZA
TARANTO - Missione compiuta. A cinque mesi dal suo insediamento alla guida della Procura di Taranto, Carlo Maria Capristo ha portato a termine un progetto mai riuscito da 26 anni, da quando è in vigore il nuovo codice di procedura penale e i sostituti in servizio a Taranto sono divisi tra la sede principale di via Marche e quella di viale Magna Grecia, rinominata come «la procurina» perché ospitava sei sostituti. Ospitava perché Capristo è riuscito a riunificare tutta la Procura, portando al terzo piano del palazzo di giustizia di via Marche i 17 pubblici ministeri in servizio a Taranto (il capo, l’aggiunto e 15 sostituti: c’è un solo posto scoperto per arrivare a pieno organico, ovvero a 18), e con essi ovviamente anche le rispettive segreterie. Per far spazio al terzo piano di via Marche, è stato necessario far svolgere alcuni lavori, realizzati, come ha spiegato ieri mattina Capristo, grazie al via libera della commissione permanente, all’interessamento del ministero della Giustizia, e in particolare del direttore generale Antonio Mungo, e la collaborazione del sindaco Ezio Stefàno - che ha anche messo a disposizione 25 posti auto in via De Carolis riservati al personale giudiziario - al presidente della Provincia Martino Tamburrano a cui si deve la collocazione nell’ex sede del Ctp, in via Lago di Bolsena, della polizia giudiziaria che ora avrà locali idonei per svolgere la sua delicata attività e infine del presidente della Regione Michele Emiliano che destinerà proprio nella sede di via Lago di Bolsena gli ex appartenenti alla polizia provinciale, chiamati a far parte della istituenda polizia regionale.
«Lo Stato spendeva 25mila euro al mese - ha detto Capristo alla Gazzetta - per pagare il fitto dell’immobile di viale Magna Grecia, somma alla quale bisognava aggiungere le somme necessarie per le utenze, le pulizie, il riscaldamento, tanto da arrivare a quasi 350mila euro l’anno. Soldi ora risparmiati. Ma l’aver accorpato la Procura non poterà benefici solo economici perché ora i cittadini e gli avvocati sapranno di potersi rivolgere ad una unica sede della Procura, senza divisioni logistiche che creavano inevitabilmente problemi di vario tipo. Anche l’attività del mio ufficio ne risentirà positivamente perché avendo tutti i sostituti a diretto contatto, sarà più semplice programmare l’attività finalizzata a dare risposte immediate al bisogno di giustizia. Si tratta - ha concluso Capristo - di un giorno importante per Taranto e per i suoi uffici giudiziari».
L’accorpamento della Procura nella sede di via Marche è operativa dall’inizio della settimana. I sei sostituti che prestavano servizio nella sede di viale Magna Grecia hanno adesso i loro uffici accanto a quelli dei loro colleghi, al terzo piano del tribunale e per questo ieri hanno voluto ringraziare Capristo che ha riunito, assieme all’aggiunto Pietro Argentino, tutti nella sua stanza per illustrare il lavoro svolto in questi cinque mesi e brindare simbolicamente al raggiungimento di un primo importante obiettivo.
I lavori sono sono ancora terminati perché adesso si sta mettendo mano all’archivio della Procura per unificare quelli delle due sedi ma si tratta di interventi che entro la fine dell’anno saranno terminati, con piena soddisfazione del procuratore Capristo che ha creduto sin da subito nel progetto e dei suoi sostituti e del personale dell’ufficio giudiziario.