disoccupazione in puglia
Reddito di dignità la corsa dei 23mila
Risolte 11mila istanze. Inps: supporto ai Comuni
BARI - «Senza l’Inps regionale pugliese la Regione Puglia non potrebbe sopravvivere. Abbiamo bisogno di loro per tutta una serie infinita di servizi. Sono capaci di gestire con noi le vertenze di lavoro e le crisi occupazionali più difficili, gestiscono il quotidiano e adesso daranno una mano, così come l’hanno data in passato per gestire programmi come Garanzia Giovani, per Red, una grande sfida che sarebbe impossibile senza l’Inps Puglia». Con queste parole il governatore Michele Emiliano ha annunciato, insieme al direttore generale dell’Inps Giovanni Di Monde, l’avvio di una serie di azioni amministrative in stretta sinergia sui territori per l’attuazione delle politiche regionali. Prima la gestione degli ammortizzatori sociali, poi la misura «Welfare to work» per le persone in uscita dal mercato del lavoro, quindi il programma Garanzia Giovani e da ultimo l'attuazione del Reddito di Dignità pugliese integrato con il Sia nazionale: in tutti questi casi è l’Inps, come soggetto attuatore, che concorre in modo determinante alle fasi istruttorie e a quelle erogative, ma anche al supporto dei Comuni e degli altri enti locali coinvolti .
«Senza l'Inps Puglia, molti combattimenti con la baionetta per salvare produzioni e posti di lavoro che abbiamo dovuto affrontare in questi lunghi mesi - ha aggiunto Emiliano - non sarebbero stati possibili. Mi rendo conto però che l’Inps non serve solo alle battaglie, può servire anche ad evitarle. L’Inps è un grande soggetto di supporto alla economia». L’assessore al Welfare della Regione Puglia Salvatore Negro ha dato l’aggiornamento dei dati relativi alla presentazione delle domande per Red. «Siamo i primi in Italia – ha detto – per quanto riguarda le politiche di contrasto alla povertà. Siamo tra l’altro l’unica regione che ha rafforzato la misura di contrasto alla povertà con 110milioni di euro all’anno per cinque anni. Tutte le altre regioni si riferiscono semplicemente alla misura nazionale, la Sia (sostegno per l’inclusione attiva). Abbiamo avuto sino ad ora circa 23mila domande, delle quali 11mila sono state già lavorate dai Comuni. Il ruolo dell’Inps è determinante in questo scenario. La battaglia contro la povertà per noi è fondamentale». L’assessore regionale al Lavoro Sebastiano Leo ha invece ricordato «gli oltre 9 milioni di indennità riconosciute grazie all’Inps e il plauso del ministero del Lavoro per il piano di stabilizzazione degli Lsu» mentre il direttore della Task force regionale per il Lavoro Leo Caroli ha lanciato la proposta di «costituire veri e propri gruppi di lavoro permanenti con Inps che siano capaci di trasformare in risposte concrete, le idee per gestire al meglio tutte le misure, tra le quali la fase attuativa di Red e i 10 milioni di euro di ammortizzatori sociali in deroga che vanno gestiti entro la fine dell’anno 2016 e che potrebbero accompagnare più di mille persone». Infine per il direttore generale dell’Inps Giovanni Di Monde«cè bisogno di grande collaborazione con la Regione, senza la quale tante cose non si sarebbero potute fare. Deve essere maggiore il presidio Inps sui territori, non solo a servizio dei cittadini, ma anche delle imprese. C'è oggi una visione diversa del territorio, sistemica, di supporto a cittadini e imprese. Questa visione la si può rilanciare d'intesa».