Nel Leccese addio al celibato troppo hot
SANNICOLA (Le) - I carabinieri spengono le luci del night club. Luci rosse, ovviamente. Con spettacoli hard, spogliarelli, lap dance e scambi di coppia. Un santuario della trasgressione «eretto» da un imprenditore agricolo, poi trasformatosi in gestore di un circolo privato di natura erotica. Tutto abusivo, secondo i carabinieri. Che hanno fatto irruzione mentre era in corso una festa di addio al celibato ed hanno denunciato quattro persone, fra cui il gestore (un 49enne di Sannicola) per «esercizio di spettacoli ed intrattenimenti abusivi» e per «somministrazione di cibi e bevande senza la prescritta autorizzazione sanitaria».
L'intera struttura, che sorge nell'entroterra fra Gallipolie Sannicola, è finita sotto sequestro. I sigilli sono scattati per il locale e per la piscina. La struttura è suddivisa in vari ambienti: ci sono quelli riservati, con privè adeguatamente oscurati per assicurare momenti di intimità nell'assoluta riservatezza. Ma mancano le autorizzazioni e l'agibilità.
Non è stato agevole per i carabinieri arrivare al circolo privato. Che nella zona ci fossero movimenti strani, non era un mistero. Alcune inserzioni sui giornali locali erano fin troppo chiare: pubblicizzavano spettacoli, prestazioni hard e feste di addio al celibato. Erano avare, però, di indicazioni circa l'ubicazione del locale. E' cominciata così la caccia al night club a luci rosse. Maggiori indicazioni i militari le hanno trovate sul sito.
Ma non quella sull'ubicazione esatta, tranne che il locale era nelle campagne a quattro chilometri da Gallipoli. A quel punto ai militari non è rimasto altro da fare che contattare telefonicamente il gestore attraverso l'utenza pubblicata nelle inserzioni. Dall'altro capo dell'apparecchio la voce pacata del gestore forniva ogni informazione e chiarimento sul tipo di prestazioni e spettacoli offerti.
Neanche lui, però, indicava l'ubicazione. «Chiamatemi quando arrivate in zona e vi guiderò io». E così è stato fatto. I carabinieri si sono finti clienti e l'altra sera hanno effettuato una visita all'interno del locale. Un'accoglienza spartana per momenti di trasgressiva intimità. Ecco la prima impressione del night club, che si avvaleva di buttafuori e di personale addetto alla sicurezza.
Il «sopralluogo» sotto copertura dei carabinieri ha permesso di raccogliere le notizie utili per ricostruire quel che accadeva nel night club: privè per scambisti, piscina per nudisti. Fra i frequentatori coppie baresi, ma anche single salentini. L'altra sera, fra gli altri, nella schiera dei single, c'erano un commercialista leccese, un commerciante di Maglie, una coppia di Bari in vacanza ad Otranto e due coniugi brindisini che villeggiavano a Santa Maria al Bagno.
Per l'accesso, da single, il costo era di 90 euro. Prezzi ridotti per le coppie, da versare, comunque, all'ingresso e mascherati da presunto tesseramento alla Federsex. Raccolti tutti gli elementi, i carabinieri hanno fatto scattare il blitz. E' stato eseguito sabato a tarda ora. I militari della Compagnia di Gallipoli e della stazione di Sannicola
(diretti dal capitano Domenico Barone) hanno spento la musica e identificato i presenti. Oltre al gestore e ai suoi tre collaboratori
(che sono stati denunciati), c'erano i venti partecipanti alla festa di addio al celibato e due donne (una barese di 27 anni ed una lucana di 35) che servivano ai tavoli mezze nude. All'operazione hanno preso parte anche personale della Siae che hanno avviato approfondimento sulla diffusione di musica e sui contratti delle ballerine e delle cameriere.