lutto per il sisma

Fermare la Notte della Taranta? Consoli: la musica guarisce

MELPIGNANO (LECCE) - «Se la Notte della Taranta deve fermarsi, allora devono farlo anche medici, ingegneri e muratori: il nostro non è un lavoro di serie 'b', non ci sto». Lo ha detto Carmen Consoli nel corso della conferenza stampa di presentazione del 'concertone' de La Notte della Taranta in programma domani a Melpignano. Consoli è intervenuta nel dibattito sulla opportunità di tenere ugualmente il concerto, al quale sono attese più di 200mila persone, in concomitanza con la giornata di lutto nazionale proclamata dal governo per le vittime del terremoto che ha colpito il Centro Italia.

In prefettura a Lecce è in corso un vertice per decidere il da farsi. Consoli, maestro concertatore de La Notte della Taranta, è intervenuta in conferenza insieme con le sue cinque ospiti Fiorella Mannoia, Nada, Tosca, Buika e Lisa Fischer. Tutte hanno sottolineato la necessità di mette in campo «quello che sappiamo fare per aiutare le persone colpite dal dramma del terremoto: cantare».
«Spesso - ha detto Consoli - si confonde questo concerto con il Carnevale, ma questa musica parla dei dolori più profondi. Ti dà una chiave di guarigione». «Non è una festa - ha ribadito - non lo è mai stato. La pizzica è un percorso di guarigione attraverso la medicina che è la musica. E noi vogliamo dare la nostra medicina a queste persone. Non dobbiamo giustificarci. Purtroppo - ha proseguito - viviamo in un Paese in cui è stato detto non si può vivere di pane e Divina Commedia. E la musica non è mai stata vista come un lavoro ma solo come un momento di svago».
Dopo il sisma gli organizzatori hanno deciso di trasformare l'evento nella maratona di solidarietà 'Puglia per la ricostruzione': nel corso della serata, infatti, verranno raccolti fondi per i territori e le persone colpiti dal terremoto.

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