Israele - Ex-capo del Mossad contro film «Munich»: non fu vendetta
TEL AVIV - In una intervista al supplemento settimanale del venerdi di Haaretz, l'ex-capo dei servizi segreti israeliani al momento delle olimpiani di Monaco del 1972 Zvi Zamir ha contestato la versione dei fatti riportata dal film 'Munich' di Steven Spielberg: gli assassinii di terroristi palestinesi in Europa dopo il massacro degli atleti israeliani in Germania non furono una vendetta, afferma Zvi Zamir, ma una «misura preventiva» per impedire altri attacchi contro cittadini o imprese di Israele.
«Arrivammo alla conclusione - spiega l'uomo che guidò il Mossad dal 1968 al 1974 nell'intervista ceduta da Haaretz anche a quotidiani stranieri - che non ci rimaneva altra scelta se non procedere con misure preventive». Secondo Zamir i paesi europei allora non prendevano abbastanza sul serio la minaccia del terrorismo palestinese e «i civili israeliani all'estero, cosi come le installazioni israeliane, non erano protetti».
«Inoltre - sostiene l'ex-capo del Mossad - perfino quando le autorità europee scoprivano e arrestavano i terroristi, cedevano subito e li rilasciavano non appena uno dei loro aerei veniva dirottato o se ricevevano minacce». In Europa, afferma, per i terroristi palestinesi «non c'erano rischi ad attaccare obiettivi israeliani».
Secondo Zamir l'allora premier Golda Meir non diede alcun ordine di vendicare l'uccisione degli atleti israeliani a Monaco. I terroristi uccisi dal Mossad - afferma Zamir - «non erano collegati alla pianificazione o all'esecuzione degli omicidi degli atleti israeliani ai giochi olimpici».
«Arrivammo alla conclusione che non ci rimaneva altra scelta se non procedere con misure preventive». A lungo Golda Meir respinse i piani del Mossad di liquidare i terroristi in Europa afferma l'ex-capo dei servizi: «sperava che gli europei sarebbero stati in guardia e avrebbero loro stessi agito contro il terrorismo palestinese che colpiva Israele».
Zamir contesta l'immagine data dal film degli agenti israeliani: «descrive gli uomini del Mossad come una banda di mercenari inglesi e francesi che portano a termine missioni in cambio di 200.000 o 300.000 dollari». «Ho letto che Spielberg si aspetta l'Oscar: secondo me merita una menzione, quella dell'obbrobrio».
SVENTATO ATTACCO A FIUMICINO - Zamir riferisce anche di un episodio in Italia, dopo Monaco. Il Mossad aveva saputo di un attacco contro un aereo della El Al che avrebbe dovuto essere attuato a Fiumicino. «Avevamo ricevuto una informazione relativa al'intenzione da parte di alcuni terroristi di abbattere con missili Strella un aereo della El Al». Il Mossad informò i servizi italiani. «Andai dal capo dell'intelligence, un generale siciliano che conoscevo, un amico, gli ho raccontato quello che sapevo, e lui rimase scioccato». Gli agenti italiani arrestarono il commando palestinese e trovarono i missili Strella. «E' andata a finire che pochi mesi dopo i palestinesi dirottarono un aereo, gli italiani cedettero alle loro richieste e li lasciarono andare». Secondo Zamir in quegli anni «gli stati europei non hanno voluto e non hanno potuto affrontare il problema».