Sedicente psicologo molestava donne con chiamate porno

OSTUNI - A conclusione dell’attività investigativa della Digos di Brindisi, diretta dal dirigente, dott. Vincenzo Zingaro, si è arrivati all’imputazione di molestie aggravate per un 47enne ostunese (dipendente presso una delle aziende del polo aeronautico di Brindisi) il quale, presentandosi come il dott. Angelo Violante, specializzato in psicologia sessuale, ha effettuato numerosissime telefonate a sfondo sessuale verso giovani donne.

Il provvedimento è stato emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, dott. Raffaele Casto, all’indomani delle dettagliate denunce presentate da numerose donne a carico dell’ignoto autore responsabile di molestie telefoniche.

Le laboriose indagini della Sezione Investigativa della Digos della Questura di Brindisi hanno portato all’individuazione e denuncia all’autorità giudiziaria del fantomatico dott. Violante della clinica “San Raffaele” di Milano.

L’uomo, utilizzando cabine telefoniche pubbliche poste in varie zone della “Città bianca” (viale Aldo Moro, via Cavalieri di Vittorio Veneto, piazza Galizia) e in particolare quella sul rondò di via Giovanni XXIII (angolo via Cerignola), si metteva in contatto con le “vittime” ponendo loro domande concernenti la loro vita privata, solo all’inizio apparentemente dotate di un sostrato professionale, ma successivamente sempre più palesemente finalizzate a violare l'intimità delle donne, con annesse molestie.

L’ostunese ha iniziato l’approccio con le vittime affermando che la chiamata era per un sondaggio effettuato dall’Istituto ”San Raffaele” di Milano sulla prevenzione delle malattie sessuali e veneree. Dopo essersi dichiarato autore di un sondaggio eseguito per conto dell'Istituto milanese, era giunto a proporre l'acquisto di "accessori tipici per le donne“ attinenti la sfera sessuale e a simulare un atto sessuale (conclusosi, sembra, con il raggiungimento di un orgasmo), proseguendo poi in modo simile fino all'ultima telefonata da lui precipitosamente interrotta a causa dell'intervento degli investigatori della Digos che lo avevano fotografato mentre era a colloquio con una delle vittime.

Numerose le telefonate “particolari”: quando all’apparecchio rispondevano i mariti delle vittime, l’anonimo interlocutore chiudeva subito la conversazione, mentre in altre circostanze il fantomatico dott. Violante poneva alcune domande tendenti ad accertarsi se le vittime avessero informato i mariti sulle conversazioni.

Esasperate, in tante si sono rivolte agli investigatori della Digos, fornendo un elenco dettagliato delle chiamate con date ed orari.

L’anonimo interlocutore insisteva con le sue telefonate il cui contenuto o riferimento erano sempre attinenti alla sfera sessuale, alla tipologia di abiti indossati ed il genere di biancheria utilizzata e questo portava l’uomo a momenti di eccitazione.

La disamina dei tabulati hanno inconfutabilmente rivelato elementi a carico dell’indagato, ritenuto l’autore delle telefonate dal contenuto molesto e a sfondo sessuale e proprio nel corso dell’ultima chiamata dalla cabina telefonica di via Giovanni XXIII, angolo via Cerignola, veniva colto in flagranza (fotografato nel momento in cui era intento a parlare alla cornetta) e fermato dagli agenti della Digos brindisina.

In sede di interrogatorio disposto dall’autorità giudiziaria, l’ostunese ammetteva parzialmente le accuse mosse dagli investigatori che, a conferma delle responsabilità delle telefonate, accertavano la rispondenza della cabina telefonica previa chiamata al 113.
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