Il caso
Baby prostitute a Bari, adolescenti testimoniano nel processi contro i presunti reclutatori: «Non siamo state costrette»
Alla sbarra sono in tre: Marilena Lopez, Federica Devito ed Elisabetta Manzari, accusate di aver «indotto, favorito, sfruttato e gestito la prostituzione» delle minorenni, «traendone un vantaggio economico»
BARI - «Non siamo state costrette a prostituirci. L’abbiamo fatto per divertimento e per un guadagno facile, per poter fare la bella vita». È in estrema sintesi quello che hanno raccontato in aula le adolescenti baresi coinvolte - tra il 2021 e il 2022 - in un presunto giro di prostituzione minorile. Tre delle quattro presunte vittime ieri mattina sono state sentite nel processo in corso nei confronti dei loro reclutatori. Alla sbarra sono in tre: Marilena Lopez, Federica Devito ed Elisabetta Manzari, accusate di aver «indotto, favorito, sfruttato e gestito la prostituzione» delle minorenni, «traendone un vantaggio economico - si legge nel capo di imputazione - dalla ripartizione degli ingenti guadagni derivati dalle prestazioni sessuali offerte a pagamento ad una pluralità di clienti». Lopez e De Vito avrebbero organizzato gli incontri delle giovani con i clienti, mentre Manzari si sarebbe occupata degli aspetti logistici: avrebbe accompagnato le ragazze sui luoghi degli incontri per poi rispondere alle telefonate di coloro che leggevano gli annunci...
CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION