Le dichiarazioni
Nodo ferroviario Bari: Marti «Stop mette a rischio fondi Pnrr». Decaro: «Ricorso di Rfi e Regione»
«È inaccettabile che certi signori del no a tutto cerchino di fermare il progresso del Paese»
«Lo stop al nodo ferroviario di San Giorgio è una decisione assurda, che non solo mette a rischio i fondi del Pnrr già stanziati ma danneggia il futuro della Puglia per quanto riguarda infrastrutture fondamentali. Bene ha fatto il ministro Salvini ad attenzionare questa sentenza e prendere di petto la situazione». Lo afferma il senatore della Lega e coordinatore regionale del partito in Puglia, Roberto Marti, commentando lo stop del Tar all’opera. «È inaccettabile che certi signori del no a tutto cerchino di fermare il progresso del Paese, ben venga la tutela ambientale ma non possiamo abbandonare progetti strategici importanti. La nostra terra di Puglia e tutto il Paese - conclude- hanno assoluto bisogno di rinnovarsi e guardare al futuro con lungimiranza, certamente non di immobilismo e decrescita felice».
Sasso (Lega) “No a tutto blocca il Paese, nodo San Giorgio è fondamentale”
«Dal ministro Salvini arriva un atto di responsabilità ed attenzione alle infrastrutture del Paese, sud Italia compreso. Lo stop al nodo ferroviario di San Giorgio è una decisione incomprensibile, perché ritarderebbe gravemente lo sviluppo della Puglia, oltre a mettere a repentaglio i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Chi è per il No a tutto si deve fare carico della responsabilità per i gravi ritardi che questa posizione oltranzista crea all’intero Paese: la tutela dell’ambiente è fuori discussione, ma non può essere utilizzata per bloccare a oltranza interventi su territori che attendono invece opere fondamentali per il loro sviluppo».
Le parole del sindaco di Bari Decaro
«Ci sarà un ricorso da parte di Rfi e Regione perché il tribunale ha ordinato di rifare la procedura per l’autorizzazione paesaggistica che era il tema contestato dalle associazioni». Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro a proposito dello stop del Tar di Puglia al nodo ferroviario di Bari. «I ricorsi sono legittimi - ha proseguito - ed è legittimo che un tribunale emetta una sentenza. Ma su alcune opere pubbliche, come quelle finanziate con il Pnrr, se non si spendono le somme entro il 2026 si perde una straordinaria occasione per il nostro Paese». «Fra Pnrr e fondi europei su Bari, fra quelli gestiti direttamente dal Comune e quelli gestiti da società come per esempio Ferrovie, si parla di tre miliardi di euro di impatto sulla città. Se non li utilizziamo sprechiamo una straordinaria possibilità», ha concluso Decaro.