La storia

Martano, partorì una bimba e cercò di ucciderla: mamma a processo

Redazione online

La donna, in passato, avrebbe anche nascosto un feto morto in una valigia sotto il letto della figlia

LECCE - Partorisce in casa di nascosto, poi colpisce la neonata con un coltello, procurandole tre tagli alla gola, e l'abbandona in giardino dopo averla avvolta in un asciugamano.

È finita sotto processo una giovane madre che a Martano, il 23 luglio dello scorso anno, avrebbe tentato di uccidere la bimba appena partorita, senza riuscirci. Il pianto della piccola attirò l'attenzione del marito della donna, che evitò il peggio.  L'uomo soccorse anche la donna, trovata priva di sensi sul pavimento, vittima di una forte emorragia.

La donna è stata rinviata a giudizio oggi e il processo si aprirà il 7 dicembre prossimo. Risponde di tentato omicidio ma anche di occultamento di cadavere. Nelle settimane successive all'arresto, infatti, in camera della figlia della donna venne trovato un feto avvolto in stracci e chiuso in una valigia. 

Marito e figlia si sono costituiti parte civile ma sarà solo il processo a chiarire ogni cosa. Una perizia della difesa avrebbe evidenziato un precario stato di salute mentale della donna e sullo sfondo presunte violenze domestiche di cui sarebbe stata vittima. 

La bimba adesso sta bene. Trasportata d’urgenza in ospedale da un’ambulanza del 118 la bambina si è ripresa. 

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