Il processo
Abusi sessuali, studentessa testimonia contro professore dell'Università di Bari
La ragazza avrebbe confermato solo in parte le accuse per i fatti successi più di dieci anni fa alla facoltà di Giurisprudenza
BARI - Avrebbe solo in parte confermato di aver ricevuto dal suo professore, il docente del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Aldo Moro di Bari Fabrizio Volpe, richieste di prestazioni sessuali «sotto la minaccia implicita - ricostruisce la Procura nell’imputazione - di subire conseguenze negative durante un esame». Una delle presunte vittime del docente ha testimoniato oggi in aula nella prima udienza dibattimentale del processo in corso dinanzi al Tribunale di Bari, nel quale Volpe è imputato per concussione e violenza sessuale aggravata nei confronti di una studentessa, commessi tra il 2014 e il 2015, e per una tentata concussione nei confronti di un’altra, risalente al 2011. Quest’ultima, non costituita parte civile, è stata la prima testimone del processo.
Davanti ai giudici ha ripercorso la vicenda, avvenuta più di dieci anni fa, rispondendo alle domande di accusa e difesa sui presunti approcci sessuali del professore, durante i colloqui di preparazione ad un esame. L’udienza si è celebrata a porte chiuse. I difensori, gli avvocati Angelo Loizzi e Elio Addante ritengono che «senza entrare nel merito delle dichiarazioni rese, è emersa la inaffidabilità della testimonianza».
Nella prossima udienza del 21 aprile saranno sentiti i carabinieri che hanno svolto le indagini delegate dal pm Marco D’Agostino e il 19 maggio toccherà alla teste chiave del processo, la studentessa che ha denunciato il docente e che si è costituita parte civile. Secondo l’accusa la donna, all’epoca 23enne, avrebbe subito atti sessuali e anche la richiesta di denaro per non ostacolare il suo percorso di studi. Il professor Volpe, inizialmente sospeso dall’Università, è stato reintegrato nei mesi scorsi su decisione del Tar.