Svolta giallorossa
Tutolo: «Abbiamo un assessore nominato con riserva ma non siamo a “4 Ristoranti” di Borghese»
«L’assessorato non è mio ma del M5S Incideremo nella vita di chi ha disagio sociale, fisico e economico»
BARI - «Rita Levi Montalcini o Margherita Hack in giunta? Non solo loro, ma anche Antonio Zichichi, e Carlo Rubbia... Battute a parte spero che i grillini, ora nel governo con una delega, smettano di ritenersi più intelligenti e migliori degli altri»: Antonio Tutolo, consigliere regionale dauno della lista Con Emiliano, non fa salti di gioia per il matrimonio tra la maggioranza di centrosinistra e il M5S, ma pone questioni politiche legate alla modalità scelta dal capo politico pentastellato, Vito Crimi, nell’indicare Rosa Barone come assessore al Welfare, ovvero con la formula dell’ «ingresso con riserva».
«Ecco, quella della “riserva” è davvero una bella trovata. Senta, ha letto la formula descritta da Crimi nel comunicato?». Va riletta? «Allora gliela rammento: “La scelta (dell’assessorato, ndr) sarà sottoposta al voto degli iscritti, che avverrà tra alcuni giorni. Tuttavia, è dall'atto della formazione della giunta pugliese che la giunta è priva di un assessore, e questa situazione non fa il bene dei cittadini pugliesi. Pertanto ho autorizzato i nostri consiglieri ad accettare la proposta, con riserva”. Questo però è il clou: “Il voto dei nostri iscritti in Puglia potrà poi confermare o meno questa scelta, e la loro decisione sarà insindacabile”».
Un lessico politico, no? «Macché, sembra Alessandro Borghese di Quattro ristoranti, quando alla fine della puntata racconta che il suo voto può capovolgere tutto…». Ora la giunta però è completa: «Menomale - spiega ancora Tutolo - che la trattativa ha preso questa strada. Non si poteva stare con l’assessorato vacante: mentre la pandemia sta mordendo la pancia di tutti, ci si permetteva di aspettare le grazie di qualcuno che si doveva decidere a fare questo passo». La Barone è già operativa: «Va bene, non sono entusiasta, ma spero che adesso decidano sul web in fretta».
Tutolo si sofferma sulla linea del governatore: «Era chiaro che Emiliano non li voleva perché più intelligenti, ma per un disegno politico. La chiave, però, - aggiunge Tutolo - è la nascita di una forza politica con il presidente Conte alla guida, la terza gamba della coalizione. Senza questa iniziativa la sfida col centrodestra è persa dall’inizio».
Tornando all’assessore Barone, la nomina è arrivata a 130 giorni dal voto: «C’è voluto un po’ di tempo. Mi sento offeso. Se si voleva entrare bisognava decidersi, per rispetto della gente e di chi soffre e della programmazione in un assessorato importante. Ora è fatta, o meglio, sembra fatta, perché devono votare sulla piattaforma, vedremo». Che significa “assessore con riserva”? «Entra ma aspetta il risultato… Che dire? Nel prossimo consiglio parlerò…». La conclusione: «Non faccio polemiche, mi creda. Una mezza decisione i grillini l’hanno presa. Non si poteva aspettare oltre. Non ho nulla contro i 5S, sia chiaro. Anzi: sono l’esponente politico del consiglio più vicino ai loro temi. Ma le confesso una cosa». Prego. «Questa trattativa estenuante mi ha snervato…». Tutolo dixit, aspettando il voto sulla piattaforma Rousseau.