il bollettino

Coronavirus, in Puglia un nuovo caso nel Foggiano su 2033 test. 3 decessi. Fimmg: «Ridurre liste d'attesa? Non basta task force»

Redazione online

Le vittime nel Leccese e nel Barese. Sono 3.253 i pazienti guariti e 733 i casi attualmente positivi

Un solo caso di Coronavirus registrato nelle ultime 24 ore. Lo comunica la Regione, che ha diffuso il consueto bollettino epidemiologico. Oggi, domenica 7 giugno 2020, in Puglia sono stati registrati 2.033 test per l'infezione da Covid-19 ed è risultato positivo un caso in provincia di Foggia. Sono stati registrati 3 decessi: 2 in provincia di Lecce, 1 in provincia di Bari.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 131.931 test. Sono 3.253 i pazienti guariti e 733 i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.511, così suddivisi: 1.488 nella provincia di Bari (1 caso registrato nei giorni precedenti è stato eliminato dal database); 380 nella provincia di Bat; 653 nella provincia di Brindisi; 1.162 nella provincia di Foggia; 519 nella provincia di Lecce; 281 nella provincia di Taranto; 28 attribuiti a residenti fuori regione.

«Non basta una task force medica con attività intramoenia h24 per recuperare l’arretrato delle visite sospese a causa del Covid-19», così Donato Monopoli, segretario regionale Fimmg Puglia, il sindacato dei medici di base, replica alla proposta del consigliere Fabiano Amati di istituire gruppi di lavoro in ogni Asl. «Ampliare l’offerta di prestazioni da solo non è sufficiente. Occorre anche governare la domanda sul territorio, attraverso una strategia complessiva che pianifichi nel tempo le terapie», prosegue Monopoli. Secondo il segretario Fimmg, «dato che i malati cronici rappresentano il 40% della popolazione pugliese e rappresentano l’80% della spesa sanitaria, una corretta gestione della cronicità sul territorio può consentire di alleggerire la domanda di assistenza per le terapie meno complesse all’interno delle strutture ospedaliere, oltre che di comprimere la spesa per la cronicità e dirottare le risorse risparmiate per potenziare altri servizi». «Ci vuole più personale e più risorse sul territorio, nonché un’integrazione tra i diversi livelli del sistema sanitario regionale, per semplificare tutto ciò che può essere semplificato. Per esempio, il rinnovo di un piano terapeutico può avvenire anche in teleconsulto», aggiunge Nicola Calabrese, vicesegretario nazionale Fimmg. «La medicina generale - conclude Monopoli - gioca un ruolo strategico sul territorio per il governo della domanda e quindi per l’efficienza complessiva del sistema e anche delle prestazioni specialistiche. Per questo invitiamo la Regione a convocare tutti gli attori del sistema per sviluppare un piano strategico capace di migliorare nel complesso l’offerta di prestazioni del sistema sanitario regionale».

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