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Tribunale di Lucera, circola l’ipotesi di una possibile riapertura della sede
La possibilità che siano riaperti 4 dei 32 tribunali la cui chiusura fu decisa dal governo Monti ed applicata dal governo Letta è sostenuta dalla proposta di riforma della geografia giudiziaria
La Capitanata potrebbe tornare ad avere due tribunali? Così come è accaduto per oltre settant’anni dal 1938 al 2013. Avere così un miglioramento dell’amministrazione della giustizia e porre le condizioni per dare una risposta di contrasto ancor più efficace alle organizzazioni criminali presenti sul territorio. Questa la domanda che circola, fra addetti ai lavori e non, alla luce delle voci che circolano relativamente ad un intervento sulla geografia giudiziaria che starebbe per fare il governo Meloni. In pratica si prevede che entro i prossimi mesi potrebbe essere varato un provvedimento che vada a ripristinare 4 dei 32 tribunali che furono cancellati nel 2012 dall’allora governo Monti.
In Capitanata per effetto dei tagli voluti dal governo Monti furono chiusi in un solo colpo il tribunale di Lucera - che comprendeva comuni del Tavoliere dell’Appennino Dauno e del Gargano pari a circa un terzo della provincia - e le sedi giudiziaria distaccate di San Severo, Manfredonia, Cerignola, Rodi Garganico e Trinitapoli. A distanza ormai di oltre un decennio da quel drastico provvedimento voci sempre più insistenti avanzano l’ipotesi che possa tornare ad essere aperto il tribunale di Lucera. Per numero di cause infatti il tribunale di Lucera era il più importante fra i 32 tribunali chiusi.
Il tribunale di Lucera aveva un volume di cause molto superiore a tribunali, come quello di Larino nel vicino Molise, che si erano salvati grazie alla norma che prevedeva la possibilità di tenere aperti due tribunali facenti capo ad un’unica corte d’Appello. Nel caso di Lucera il tribunale fu chiuso perché alla corte d’Appello di Bari facevano capo i tribunali di Foggia e di Trani, aventi valenza provinciale perché ambedue capoluoghi di provincia. A nulla valse nel 2012 la richiesta tenere in vita il tribunale di Lucera a causa della intensa attività criminale presente sul territorio, fattore che poteva consentire di andare in deroga alla norma di due tribunali aperti per ogni corte d’Appello.
La possibilità che siano riaperti 4 dei 32 tribunali la cui chiusura fu decisa dal governo Monti ed applicata dal governo Letta è sostenuta dalla proposta di riforma della geografia giudiziaria che vorrebbe realizzare il sottosegretario alla giustizia Andrea Del Mastro che ha sempre sostenuto la necessità di riaprire una parte dei tribunali chiusi dal governo Monti. Fra i quattro tribunali che il governo Meloni potrebbe riaprire ci sarebbe quello di Lucera viste le sue caratteristiche che ne facevano il più importante fra quelli chiusi. Contro la chiusura del tribunale si spese il presidente dell’ordine degli avvocati del tribunale di Lucera Pippo Agnusdei. Nel corso degli anni Agnusdei ha continuato a seguire le vicende legate a quelle chiusure, a partecipare ad eventi e convegni che sottolineavano la necessità di riaprire, se non tutti, una parte dei 32 tribunali chiusi dal governo Monti. La necessità di riaprire il tribunale di Lucera è stata posta con forza dal circolo locale di Fratelli d’Italia che ha organizzato sul tema nei mesi scorsi un convegno alla presenza di deputati e consiglieri regionali espressione del territorio. A Lucera il palazzo del tribunale, di proprietà del Comune, è rimasto in affitto al ministero della giustizia. Nel caso di una eventuale riapertura il tribunale di Lucera avrebbe giurisdizione, sottolineano addetti ai lavori informati, sullo stesso circondario che aveva dal 1938, pari a circa un terzo della Capitanata e comprendente i comuni garganici di Apricena, Lesina, Rodi Garganico e Peschici. Tuttavia, al netto delle previsioni, è opportuno non farsi illusioni anche perché in ambienti romani si spinge per l’apertura di sedi distaccate del Tribunale di Foggia a Rodi e Cerignola.