la tragedia

San Severo, trentenne ucciso a coltellate dopo lite in famiglia. La moglie: «L'ho aggredito e l'ho colpito»

Redazione Online (Foto Maizzi)

L'uomo è morto in ospedale. Il fatto successo nella casa in vico Barone: i due non avevano mai mostrato di avere problemi di coppia né risultavano denunce per maltrattamenti

SAN SEVERO - Un uomo di 30 anni è morto in ospedale a San Severo, nel Foggiano, dove è giunto ieri sera per una coltellata che sarebbe stata inferta durante una lite in famiglia. Il fatto è accaduto ieri sera nella casa di famiglia in vico Barone a ridosso del centro cittadino. Ancora poco chiara la dinamica dell’accaduto. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

La vittima è Mario La Pietra, di 30 anni. 

Sarebbe stata la moglie, stando al racconto che la donna stessa ha fornito ai carabinieri subito dopo i fatti, ad accoltellare il marito dopo essere stata aggredita dall’uomo durante un litigio sorto per futili motivi nella loro abitazione, a San Severo (Foggia). L’uomo, Mario La Pietra, di 30 anni, è stato ferito con una coltellata all’addome ed è morto in ospedale poco tempo dopo il ferimento. 

La coppia, che ha due figli minori, sembra fosse sola nell’abitazione: dopo l'accoltellamento sarebbe stata la donna ad allertare il 118 e il 112. La vittima era un muratore, la moglie è una casalinga. I due non avevano mai mostrato di avere problemi di coppia. Non risultano neppure interventi delle forze dell’ordine o denunce di maltrattamenti da nessuna delle due parti.
Al momento nessun provvedimento cautelare è stato emesso nei confronti della donna.

«E' stata una tragica fatalità». Così si è difesa la donna, nei confronti della quale non è stato adottato alcun provvedimento, ha raccontato al suo avvocato, Rosario Antonio De Cesare, che quando si è consumata la tragedia lei stava cucinando. Aveva il bambino più piccolo, di un anno, in braccio - avrebbe detto - e con l’altra mano reggeva un coltello con cui stava tagliando le cipolle per preparare la cena. E’ quindi ripresa una discussione cominciata nel pomeriggio con il convivente (i due vivevano insieme da 12 anni) che l’avrebbe strattonata e le avrebbe tirato violentemente i capelli; lei, per evitare che il piccolo cadesse per terra, si è divincolata colpendo «involontariamente» l’uomo all’addome con il coltello.

Stando sempre alla ricostruzione fornita dal legale della donna, «l'uomo avrebbe fatto rientro a casa ieri pomeriggio intorno alle 17 dopo il lavoro. Tra i due ci sarebbe stata una prima discussione per futili motivi durante la quale l’uomo avrebbe sbattuto la convivente contro la cancellata dell’abitazione. La donna avrebbe rimediato una ferita al braccio destro. Il convivente si sarebbe poi allontanato con l'altra loro figlia, una bambina di pochi anni, facendo rientro a casa intorno alle 20, in stato di ebbrezza. La discussione sarebbe continuata, questa volta per questioni economiche e sarebbe avvenuta la tragedia». «Nei momenti successivi - chiarisce l’avvocato - entrambi non si sarebbero resi conto dell’accaduto. Quando l’uomo ha visto il sangue, la donna ha allertato immediatamente i soccorsi sanitari e i carabinieri». Gli stessi militari che, coordinati dalla Procura, stanno facendo tutti gli accertamenti per cristallizzare l’accaduto.

«Un bravissimo ragazzo. Lavoravamo insieme da diversi mesi. Aveva sempre il sorriso sulle labbra. Non posso credere a quanto accaduto. È stato un pessimo risveglio». Così uno dei colleghi di lavoro di Mario La Pietra, il 30enne muratore di San Severo, nel Foggiano, morto per una coltellata all’addome inferta dalla moglie durante una lite familiare. La moglie, che ha subito ammesso ai carabinieri di aver accoltellato il marito, ha spiegato di essersi difesa dal coniuge che la stava aggredendo.
«Conoscevo entrambi - racconta un altro residente nella zona -. Una famiglia normale, tranquilla. Lui lo vedevo spesso in giro ed era davvero tranquillo e sempre molto educato. Anche la moglie, sempre disponibile. Non sappiamo davvero cosa sia accaduto». L’abitazione dove si è consumata la tragedia è al piano terra di vico Barone, nel centro storico di San Severo, ed è stata sequestrata.

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