Storia
La Siponto medievale torna alla luce: apre al pubblico la più grande campagna di scavi archeologici realizzata a Manfredonia
L'open day del 6 ottobre mostrerà le scoperte degli studenti dell'Università di Foggia e di Bari. Il professor Volpe: «Ritrovamenti interessanti, ora ci aspetta la città romana»
MANFREDONIA - A Siponto, frazione di Manfredonia, una campagna di scavi archeologici così grande non s'era mai vista. Circa ottanta studenti dell'Università di Foggia e di Bari sono stati coinvolti nella quarta tappa di lavori nell'area sipontina, che sarà aperta al pubblico domenica 6 ottobre con visite guidate, laboratori e attività didattiche.
«Quest'anno ci siamo concentrati nell'area dell'anfiteatro romano, dove già abbiamo scavato gli anni scorsi» spiega Giuliano Volpe (Uniba), direttore della campagna assieme ai professori Roberto Goffredo e Maria Turchiano (Unifg). «Abbiamo pensato di continuare a indagare una delle aree più interessanti di Siponto, dove lo scorso anno abbiamo già individuato una chiesa medievale costruita al di sopra dell'anfiteatro. Abbiamo continuato a scavare anche nel cimitero che si sviluppa attorno, indagando decine di sepolture».
«Abbiamo fatto delle scoperte interessanti – continua il professor Volpe -. In una delle sepolture, ad esempio, sono riutilizzati i muri dell'anfiteatro romano come struttura stessa della tomba. Si coglie così il muro in opera reticolata di età romana in una tomba medievale. L'opera in reticolato risale probabilmente all'età di Augusto».
La chiesa, ad unica navata e con un abside, è rimasta in piedi anche dopo il 1263, anno in cui re Manfredi diede l'ordine di abbandonare Siponto, prima della fondazione di Manfredonia.
«I nostri sforzi si sono concentrati poi nella zona delle mura della città, in particolare il tratto delle mura della colonia romana del secondo secolo a.C., dove abbiamo potuto studiare le opere di rifacimento fino all'età medievale, comprese quelle di spogliazione. I blocchi di queste mura sono stati poi usati per mettere in piedi il castello di Manfredonia», spiega Volpe. «Ormai abbiamo ricostruito quasi del tutto l'anfiteatro romano, che poteva ospitare circa 7mila spettatori». Al centro della campagna di scavi, c'è stata anche un'area con una serie di abitazioni di età medievale, magazzini e fosse granarie. La prova che lì, in quella zona, vi era un quartiere pieno di vita. Insomma, è stato quasi concluso lo studio della fase medievale dell'antica città di Siponto. Adesso si scenderà ancora di più, verso l'Alto medioevo, e poi verso la scoperta della città romana.
Durante l'open day del 6 ottobre, grazie alla partecipazione di tutte le contrade del Palio delle contrade delle Torri “Re Manfredi” (Torre dell'Astrologo, Torri San Francesco\De Angelis, Torre Santa Maria, Torre del Fico) gli scavi si animeranno di persone e attività ambientate in età romana e in età medievale. Inoltre, saranno allestiti vari banchi per illustrare specifiche attività (farine e alimentazione, spezie, strumenti e supporti scrittori, giocattoli, armi). Anche gli studenti universitari in abiti storici parteciperanno alla ricostruzione di momenti di vita di Siponto romana e medievale.
L’iniziativa è parte anche delle celebrazioni per i 100 anni dell’Università di Bari, nel quadro delle attività di Feriae Umanistiche, dal titolo “è di scena il potere”, e per i 25 anni dell’Università di Foggia.