solidarietà
Foggia, welfare e politiche sociali: presentati i progetti per il futuro
L’assessora Mendolicchio annuncia la Consulta del terzo settore
E’ il piano sociale di zona il “core business” delle attività delle politiche sociali al Comune di Foggia. Il quinto Piano Sociale di Zona la cornice di riferimento è illustrato in tutte le sue declinazioni dall’assessora alle Politiche sociali Simona Mendolicchio, presente la sindaca Maria Aida Episcopo e la consigliere regionale Rosa Barone già assessore al welfare della giunta Emiliano.
I punti principali illustrati dall’assessora riguardano il Welfare di accesso, il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD), l’Assistenza Domiciliare Integrata , il Centro Antiviolenza ‘ Carmela Morlino’, il Pronto Intervento Sociale, Progetti per l’Autismo. L’assessora ha anche illustrato la Carta Acquisti Solidale, ulteriori misure regionali come i Progetti di Vita Indipendente e il Sostegno al cargiver familiare e parlato dei finanziamenti PNRR ai quali l’Ambito territoriale sociale di Foggia è stato ammesso, dei buoni servizio per l’infanzia, gli anziani e i disabili, del programma nazionale per l’inclusione dei Rom, Sinti e Camminanti, del progetto C.O.S.T.A per un turismo accessibile a tutti, e delle attività proposte come la creazione della Consulta del terzo Settore, l’istituzione del Garante dei minori e l’Istituzione del Garante dei disabili, e ulteriori iniziative in itinere. Una importante parentesi è stata dedicata alla tutela e al benessere animale e alle imminenti riaperture del Centro Polivalente per anziani ‘Palmisano’, del Centro Diurno per minori di via Frascolla, del Centro polifunzionale di Quartiere (ex scuola Manzoni).
Anche sulle politiche sociali non sono mancate le critiche dell’opposizione ed in particoilare del consigliere Nunzio Angiola: «l’assessora alle Politiche sociali Simona Mendolicchio, affiancata dal suo nume tutelare l’ex assessora regionale Rosa Barone, ci ha sostanzialmente intrattenuto su ciò che ha intenzione di fare in futuro piuttosto che su ciò che è riuscita a fare finora. In merito alle cose fatte, i miglioramenti rispetto alla gestione 2023 sono nulli se non limitatissimi come per i buoni servizio o l’aggiunta di uno sportello al Pronto Intervento Sociale, con un affidamento che passa da 2 a 3 ann)”. “Poi – ha continuato Angiola - una serie di cose da fare in futuro. Dulcis in fundo, la riapertura “prossima” - e non si è capito cosa voglia significare la parola “prossima” - del centro Palmisano e del centro per disabili di via Candelaro, nonché l’apertura del centro per minori di via Frascolla e del centro polifunzionale del quartiere Candelaro, ex scuola Manzoni. Poi quattro progetti del PNRR vergognosamente totalmente fermi, con zero pagamenti, nonostante le anticipazioni ottenute del 10%».