STORNARA - Un giovane operaio di 23 anni è morto in un incidente sul lavoro avvenuto alla periferia di Stornara nel Foggiano. Stando alle prime notizie l’operaio era impegnato in lavori per la messa in opera di un impianto di irrigazione quando sarebbe stato travolto e schiacciato dal materiale accumulato sul bordo dello scavo.
Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e carabinieri che stanno facendo verifiche per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.
Il giovane operaio morto nell’incidente sul lavoro di Stornara si chiamava Francesco Albanese e avrebbe compiuto 24 anni a marzo, tra pochi giorni. L'incidente si è verificato in località Contessa nelle campagne di Stornara.
La ricostruzione precisa dell’accaduto è al vaglio dei carabinieri che sono sul posto per tutti gli accertamenti del caso. A dare l’allarme dopo l’incidente sarebbe stato un altro operaio che era con lui. Quando i soccorsi sono giunti sul posto per il giovane non c'era più nulla da fare.
Chi lo ha conosciuto lo descrive come «un ragazzo d’oro che subito dopo il diploma ha iniziato a lavorare». «Un esempio per tanti giovani della sua età», ha raccontato un residente del posto.
LA NOTA DELLA CGIL
"Quanti morti ancora dobbiamo contare prima che tutti - istituzioni e imprese in primis - accolgano l'invito dei sindacati a mettere la sicurezza sul lavoro e la salute dei lavoratori e delle lavoratrici al primo posto?"
È il commento della segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, all'ennesimo incidente mortale sul lavoro, nel quale ha perso la vita un operaio di 23 anni che stava lavorando a uno scavo idrico in un fondo agricolo in provincia di Foggia.
"Chiediamo che la Regione Puglia si attivi con urgenza nel convocare un tavolo istituzionale dedicato al quale chiamare gli enti ispettivi, le associazioni datoriali e le rappresentanze sindacali per definire strategie sul versante della prevenzione e della vigilanza nonché repressione per chi non rispetta le norme. Mentre il Governo propone misure inadeguate chiediamo che qui nella nostra regione vi sia un segnale in controtendenza, anche rispetto alla selezione delle imprese che accedono ai contributi pubblici. Dobbiamo fermare questa strage, non perdiamo un minuto di più".
IL COMMENTO DELLA UIL
«Proprio il giorno dopo l’incontro con il governo, dal quale sono emerse solo proposte evasive rispetto alla nostra richiesta di misure forti per il contrasto alla strage nei luoghi di lavoro, ci ritroviamo a piangere l'ennesima vittima in Puglia». Lo afferma in una nota il segretario generale della Uil Puglia, Gianni Ricci, commentando la morte di un operaio di 23 anni nelle campagne di Stornara, in provincia di Foggia. Ricci evidenzia che «servono investimenti, risorse e controlli più rigorosi». «La Puglia - prosegue - è tra le regioni con maggiore incidenza di infortuni mortali nei luoghi di lavoro: ben 96 lo scorso anno e già sei nel 2024, una media di tre al mese». Ricci assicura che «continuiamo a chiedere una procura speciale e che, di conseguenza, vengano considerati omicidi quelle morti che hanno una responsabilità chiara da parte di quei datori di lavoro che non rispettano le norme sulla sicurezza».