L'iniziativa
Cerignola, all’ospedale «Tatarella» si piantano gli alberi della salute
È uno dei 30 ospedali italiani (l’unico in Puglia) selezionati dalla Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti e Arma dei carabinieri
CERIGNOLA - Il “Tatarella” è uno dei 30 ospedali italiani (l’unico pubblico della Regione Puglia) selezionati nell’ambito del progetto “Un albero per la salute” promosso dalla Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti) e Arma dei carabinieri - Raggruppamento biodiversità.
Il progetto nazionale, finalizzato a promuovere la difesa costante dell'ambiente e la salvaguardia del territorio, prevede la donazione e la messa a dimora di giovani alberi nei 30 ospedali selezionati, tra cui appunto il “Tatarella” di Cerignola, con l’obiettivo di sviluppare una maggiore consapevolezza sull’importanza della biodiversità per la salute del pianeta e conseguentemente degli esseri umani. Ogni pianta potrà essere geolocalizzata fotografando uno speciale cartellino e sarà possibile seguirne la crescita su un sito web, apprezzando anche il risparmio di anidride carbonica.
La manifestazione di consegna e piantumazione degli alberi donati si terrà domani domani (festività di San Francesco d’Assisi), alle ore 11, all’ingresso dell’ospedale (in contemporanea con gli altri ospedali selezionati). Un appuntamento molto atteso e gradito in casa della struttura sanitaria, punto di riferimento sul territorio.
All’evento saranno presenti il comandante del Nucleo carabinieri tutela biodiversità Ruggiero Matera, il direttore generale della Azienda sanitaria locale della provincia di Foggia Antonio Nigri, il direttore della Struttura complessa di medicina interna dell’ospedale “Tatarella” Francesco Ventrella, oltre alle autorità locali.
La manifestazione rientra tra le iniziative di educazione sanitaria aziendale deputata ad intervenire sui comportamenti, sulle abitudini e sulle azioni che riguardano le condizioni sociali ed ambientali che influenzano la salute del singolo e della comunità nell’ambito di un approccio olistico “One Health” (una sola salute), secondo cui la salute delle persone e la salute dell’ecosistema sono tra loro legate indissolubilmente.