Sicurezza urbana

Pestaggio e aggressione nel centro storico di Foggia: scattano 5 condanne

Redazione Foggia

Colpevolezza confermata e sconti di pena al processo d’appello. Nel mirino due cugini rapinati e picchati a settembre 2021

FOGGIA - Colpevolezza confermata in appello e sconti di pena nel processo di secondo grado a 5 foggiani accusati del pestaggio di due cugini finiti in ospedale con prognosi di 44 e 55 giorni e rapinati anche di poche decine di euro, la notte su sabato 26 settembre 2021 in piazza Mercato. Si trattò di una delle tante, troppe esplosioni di violenza gratuita, di una delle numerose aggressioni registrate negli ultimi tempi nella zona della movida di Foggia come raccontano con frequenza preoccupante le cronache. Le vittime, due giovani di Lucera, decisero di trascorrere il sabato notte a Foggia, intrattenendosi a chiacchierare tra piazza Mercato e vico Sirio: furono avvicinati inizialmente da due sconosciuti che chiesero perché li guardassero, per l’accusa (vedi la ricostruzione del pestaggio a parte ndr) si trattò solo di un pretesto per dar vita a una brutale aggressione cui partecipò il branco composto da una decina di giovanissimi che accerchiò le parti offese.

I tre giudici della terza sezione della corte d’appello di Bari hanno inflitto 3 anni a testa a Dennis Faleo, 20 anni cui sono stati concessi i domiciliari; e Aldo Ruotolo, 21 anni, che è a piede libero: in primo grado furono condannati a 3 anni e 10 mesi ciascuno dal gup del Tribunale di Foggia nel giudizio abbreviato che comportò la riduzione di un terzo delle pene. Inflitti poi 2 anni e 10 mesi a testa a Francesco Tomaiuolo, 20 anni; Cosimo Damiano Zingaro, 22 anni; e Luigi Pironti di 37 anni, che sono ai domiciliari: in primo grado il gup li condannò a 3 anni e 6 mesi a testa. I cinque imputati accusati di lesioni e rapina furono arrestati dalla squadra mobile il 16 novembre 2021 due mesi dopo la rapina, e portati inizialmente in carcere in esecuzione di ordinanze cautelari firmate dal gip su richiesta dalla Procura.

Contro il verdetto pronunciato il 25 maggio 2022 dal gup che ritenne il concorso anomalo quanto alla rapina (ossia reato diverso da quello voluto) ci fu l’appello dei 5 condannati. Il sostituto procuratore generale Pasquale De Luca aveva chiesto ai giudici d’appello di confermare la sentenza di primo grado, rimarcando la gravità dei fatti. Gli avv. Ettore Censano, Carlo Alberto Mari, Gino Sauro e Filippo Ricco chiedevano l’assoluzione dal reato di concorso anomalo in rapina, sostenendo che a sottrarre soldi e telefonino alle due vittime fu un minorenne pure individuato dai poliziotti e che agì in maniera del tutto autonoma e imprevedibile da parte dei cinque maggiorenni che non ebbero quindi alcun ruolo nella sottrazione del denaro alle due vittime; inoltre la difesa sollecitava riduzioni di pena per il reato di lesioni. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro tre mesi; la vicenda sbarcherà in Cassazione perché l’avv. Censano, difensore di Faleo e Ruotolo, ha già preannunciato ricorso per chiedere l’assoluzione dal reato di rapina ritenendo insussistente il reato anche nella forma di concorso anomalo.

Le vittime del pestaggio riportarono lesioni di una certa gravità, come attestato dai referti medici del pronto soccorso acquisiti agli atti processuali: trauma cranico facciale con ecchimosi multiple al volto e prognosi di 44 giorni per il primo; trauma cranico facciale, frattura del naso, lesioni a un orecchio, un incisivo saltato, lesioni a petto e caviglia giudicate guaribili in 55 giorni per il secondo.

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