Il caso
Mafia Garganica, il boss Raduano evade dal carcere di Badu 'e Carros. A Vieste fuochi d'artificio, ma erano per un compleanno
Era in regime alta sicurezza, si è calato con delle lenzuola annodate
FOGGIA - Un detenuto che scontava l’ergastolo in regime di alta sicurezza nel carcere di Badu 'e Carros è evaso. Lo rendono noto alcune organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria. La fuga sarebbe avvenuta con delle lenzuola annodate usate per calarsi fuori dal carcere. Il detenuto è Marco Raduano, detto «Pallone», pugliese, considerato elemento di spicco del clan dei Montanari, nel Gargano.
In tutta la zona sono scattate immediatamente massicce ricerche. L’evaso, nato nel 1984, ha condanne per omicidio, violazione delle leggi sulle armi e altri reati.
Fuochi di artificio sono stati fatti esplodere ieri sera intorno alle 22.00 a Vieste, paese di origine di Marco Raduano, il boss 40enne ritenuto al vertice dell’omonimo clan garganico che è evaso poche ore prima dal carcere di massima sicurezza di Badu 'e Carros a Nuoro in Sardegna. Secondo indiscrezioni, i fuochi d’artificio sarebbero stati sparati da affiliati al clan proprio per festeggiare l'evasione dell’uomo che è riuscito a fuggire calandosi con delle lenzuola annodate dal muro perimetrale.
Marco Raduano è in carcere dall’agosto del 2018 quando venne arrestato in un primo filone di inchiesta nel blitz Neve di Marzo che disarticolò un sodalizio dedito al narcotraffico sul Gargano. In carcere tre condanne definitive che avrebbe finito di scontare nel 2046, poche settimane ha ricevuto una ulteriore condanna definitiva ad 19 anni di reclusione. L’uomo è ritenuto al vertice dell’omonimo clan. Scampò ad un agguato avvenuto il 21 marzo 2018 mentre stava rientrando a casa. Secondo gli investigatori, Raduano è una figura di spicco della guerra di mafia che si sta consumando nella città di Vieste e che dal 2015 conta già una decina di morti ammazzati, una lupara bianca e dieci agguati falliti.
LA PRECISAZIONE DEL SINDACO DI VIESTE
I fuochi d’artificio fatti esplodere ieri sera a Vieste «riguardavano la festa di compleanno di una 40enne presso un noto locale nella zona portuale» e non i festeggiamenti per l’evasione del boss mafioso Marco Raduano dal carcere di Nuoro. Lo precisa il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, secondo il quale la «città intera ha accolto la notizia dell’evasione con grande tristezza e preoccupazione». «Siamo fiduciosi però - conclude - che le forze dell’ordine al più presto assicureranno l’evaso nuovamente e definitivamente alla giustizia»