«Fucacoste e cocce priatorije»
Ad Orsara la festa tra vivi e morti: «Ma qui non è Halloween»
Torna questa antichissima ricorrenza, con i fuochi e i lumi delle zucche antropomorfe a caratterizzare la notte più luminosa dell’anno
FOGGIA - È tutto pronto a Orsara. Sarà un primo novembre molto speciale perché, dopo due anni di stop da pandemia, tornano i «Fucacoste e cocce priatorije» (I falò e le teste del Purgatorio). Torna questa antichissima ricorrenza, con i fuochi e i lumi delle zucche antropomorfe a caratterizzare la notte più luminosa dell’anno, quella in cui alle anime dei cari defunti si indica la via di casa per accoglierle nel ricordo e condividere un momento di vicinanza tra il mondo dei vivi e quello di chi non è più di questa terra.
La giornata dei «Fucacoste», oggi 1 novembre, comincerà alle 10.30 con la visita guidata al borgo dall’Info Point di via Mentana 1. Il laboratorio delle zucche da intagliare aprirà in Piazza Mazzini dalle 10.30 alle 12.30 e poi dalle 15 alle 17 (info e prenotazioni: 347.2355349 e 327.0122668). Stessi orari per lo spazio de «La Macchina del Tempo», con rielaborazioni in 3D dei falò e della piazza e l’utilizzo di visori. Alle ore 11, nella Chiesa San Nicola, la benedizione delle luci per le zucche. Alle 15.30, la visita guidata all’Abbazia Sancti Angeli e alla splendida Grotta di San Michele. Alle ore 18, le zucche intagliate realizzate nei laboratori saranno esposte davanti alla Fontana dell’Angelo per il consueto concorso. Mezz’ora più tardi, in Piazza Municipio e in Corso della Vittoria si accenderanno luci e geometrie del video mapping sulla ricorrenza. L’accensione dei falò, come sempre, prenderà il via alle 19. Da quel momento, e fino a notte fonda, vie e piazze saranno attraversate dagli spettacoli itineranti degli artisti di strada e dei gruppi musicali Tarantula Garganica e Cantori di Monte Sant’Angelo. Alle 21.30, lo spettacolo musicale in Largo San Michele. Alle 23.25 avrà luogo la processione della Congrega dei morti.
Forze dell’ordine, volontari, protezione civile, personale sanitario, vigili del fuoco, polizia municipale e dipendenti comunali sono al lavoro da giorni per fare in modo che Orsara - prima, durante e dopo gli eventi - possa accogliere al meglio le persone che arriveranno. Agli ingressi del paese, saranno indicati i luoghi destinati alla sistemazione dei pullman, quelli dedicati ai camper e gli spazi in cui sarà possibile posteggiare le auto.
Molti confondono questa festa con di Halloween. Nonostante gli innegabili punti di contatto (soprattutto le zucche), la festa orsarese è diversa nei significati, nello spirito ed anche per il momento in cui si celebra: non la notte del 31 ottobre, ma il 1° novembre. Alle ore 19, i rintocchi della campana di San Nicola di Bari danno il via all’accensione dei fuochi: più di 100 falò cominciano contemporaneamente a crepitare tra fiamme e scintille. Alle 23,25 il paese è attraversato dagli incappucciati per la processione della Confraternita delle Anime del Purgatorio. Elemento caratterizzante dei fuochi è la ginestra, un arbusto che, in fiamme, si volatilizza facilmente, in uno sciame di scintille ascendenti che legano cielo e terra. La zucca incisa e illuminata, posta sulla finestra o davanti alla porta, sarebbe appunto il segno che consente all’anima errante di individuare la propria abitazione di quando era vivo.