Nel Foggiano

Mancano i medici sul Gargano, si corre ai ripari

Massimo Levantaci

Stamane la task-force dell'Asl, ma i sindaci accusano: «Presìdi poco attrezzati»

FOGGIA - «Non chiediamo dieci ambulanze per ogni pronto soccorso, ma punti di primo intervento veramente attrezzati e con un po’ più di personale». Carmine D’Anelli, sindaco di Rodi Garganico, sintetizza così il male oscuro che affligge l’assistenza sanitaria sul Gargano soprattutto nei mesi estivi. Postazioni poco medicalizzate, turni scoperti di notte, medici introvabili. E qualche milione di turisti in arrivo (3 milioni solo a Vieste), molti per la verità già in vacanza a giudicare dal mezzo pienone di giugno in alberghi e centri turistici. E in tutto questo una sanità che balbetta, che si poggia troppo sull’efficientissimo elisoccorso ma per i casi più gravi. E che poi finisce per far ricorso al più vicino grande ospedale di Casa Sollievo della Sofferenza anche solo per un parto, come dimostra la vicenda della piccola Sara messa al mondo in una piazzola della statale 89 di fronte Baia delle Zagare mentre l’ambulanza da Vieste stava raggiungendo San Giovanni Rotondo (70 km.)...

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