Il caso
Foggia, parte la crociata contro la chiusura degli asili comunali
Adiuconsum: «Un atto che consideriamo un vero e proprio attentato alla tenuta sociale della comunità»
FOGGIA - Parte la crociata di Adiconsum Foggia contro la decisione del Comune di chiudere le scuole dell'infanzia comunali. Un provvedimento motivato nell'ambito di una logica di costi e ricavi che non consentiva il mantenimento delle strutture.
«La chiusura è un atto che consideriamo un vero e proprio attentato alla tenuta sociale della comunità foggiana - spiega Giovanni d’Elia, presidente dell’Adiconsum di Foggia - Le famiglie ci chiedono di non arrenderci e noi non lo faremo perché è un controsenso sbandierare impegni a favore della legalità, dello sviluppo, della crescita e dell’inclusione della città e poi sopprimere i presidi basilari, gli avamposti del tessuto sociale».
Secondo D'Elia sulla questione, ad eccezione dei sindacati, «è sceso il silenzio generale», inspiegabile a suo dire. «Non comprendiamo il vuoto - rimarca - e l’assenza della politica e dei suoi rappresentanti di ogni livello su un argomento di fondamentale importanza per la vita odierna e futura della comunità foggiana» poi si dice dubbioso sul fatto che «il
provvedimento di chiusura segua una virtuosa logica di costi-ricavi perché la stessa non solo è improponibile trattandosi di essenze basilari della collettività, ma è anche cosa tutta da dimostrare realmente».
L'appello è all'apertura «di un tavolo di confronto per pesare realmente i costi-ricavi ed i benefici della decisione di
chiusura dell’Amministrazione Comunale di Foggia».