il fatto

Foggia, autista bus preso a calci: lascia a terra passeggeri per rispetto norme anti Covid

Redazione online

L'uomo non ha fatto salire 100 persone in attesa perchè ne potevano salire solo 23. E' finito in ospedale

Un autista delle Ferrovie del Gargano è stato aggredito ieri mattina al terminal di Foggia da un gruppo di persone che lo ha scaraventato a terra e poi colpito con calci e pugni dopo che l’uomo aveva detto loro che sul bus, per le normative anti-Covid, potevano salire solo 23 persone a fronte delle 100 che erano in attesa.
L’episodio viene denunciato dalla segreteria provinciale Faisal Cisal di Foggia. L’autista - ricostruisce il sindacato - era in partenza dal capoluogo dauno quando ha notato circa un centinaio di persone che volevano salire sul mezzo: molti di loro hanno iniziato a colpire l’autobus e l’autista ha aperto la porta del mezzo per spiegare che potevano salire non più di 23 persone e che tutti dovevano indossare la mascherina: a quel punto è scattata l’aggressione. Alcuni lo hanno gettato a terra colpendolo con calci e pugni. Solo l’intervento delle forze di polizia ha riportato la calma evitando che la situazione degenerasse ulteriormente.

Le lesioni dell’autista, che ha prima portato a termine la corsa e poi è andato al pronto soccorso, sono state giudicate guaribili in una settimana. "L'aggressione avvenuta ai danni dell’autista - commenta la segreteria provinciale della Faisal Cisal - è un gesto di delinquenza che va oltre ogni umana immaginazione, e come tale va trattato. Alle istituzioni competenti chiediamo, fortemente, un impegno serio a tutela dei lavoratori e dell’utenza rispettosa che non possono essere lasciati indifesi e soli alla mercé di delinquenti seriali».

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