L'analisi

Ddl sicurezza inutile e dannoso, ma il problema non si può ignorare come continua a fare la sinistra

Enzo Augusto

Invece di occuparsi, seriamente, dei reati gravi e della criminalità vera, si punta a colpire il dissenso, anche non violento, ad inasprire le normative antimigranti, a punire pesantemente le conseguenze del disagio sociale, come le occupazioni di immobili vuoti da parte di chi la casa non ce l’ha

Il DDL Sicurezza è un provvedimento ideologico che non ha niente a che vedere con la sicurezza vera.

È fatto per vellicare gli istinti più retrivi sfruttando paure inconscie.

Sacrosanta la protesta, giusto il referendum abrogativo (li sto firmando tutti, mi sento un epigono di Pannella: vediamo però di non esagerare altrimenti facciamo la fine di Pannella con i referendum alla carlona, capite cosa voglio dire).

Invece di occuparsi, seriamente, dei reati gravi e della criminalità vera, si punta a colpire il dissenso, anche non violento, ad inasprire le normative antimigranti, a punire pesantemente le conseguenze del disagio sociale, come le occupazioni di immobili vuoti da parte di chi la casa non ce l’ha.

Attenzione, però, nel maneggiare il decreto. Servono cautela e intelligenza politica.

Bisogna spiegarlo che il DDL non c’entra con la sicurezza, ma si tratta di misure illiberali e liberticide assolutamente ideologiche.

Bisogna spiegare che la sicurezza è altra cosa, è una cosa seria, ed è una cosa di sinistra, come sostengo (non solo io, ovviamente) da tempo.

Perché si tratta di tutelare i poveri giacchè i ricchi si tutelano da soli.

Dico che ci vuole attenzione perché la repressione dei reati è una esigenza molto avvertita, in generale e a prescidere.

Non cadiamo nel tranello di passare per fautori di lassismo e di sottovalutazione dei fenomeni criminosi.

Ricordiamoci che Salvini con il suo ridicolo post in cui si atteggiava a martire e si proponeva difensore dei sacri confini, manco si trattasse della “linea Piave” (il Piave mormorò non passa lo straniero!) ha fatto avanzare la Lega di due punti nei sondaggi.

Bisogna quindi chiarire fino in fondo che non è in discussione la sicurezza, ma i metodi con cui si dice di volerla ottenere ma in realtà perseguendo altri fini.

Sicurezza vera, quindi, ma non illiberale, e misure efficaci per assicurarla.

Aumenti alle Forze dell’Ordine, vigile di quartiere e qualche santa manganellata a microcriminalità tipo babygang.

Ordem e progresso, come nella bandiera del Brasile.

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