Economia
Fondazione con il Sud finanzia 13 progetti per l’economia circolare nel Mezzogiorno
Oltre 4,3 milioni di euro per iniziative in cinque regioni: riciclo, riuso, contrasto allo spreco e nuove opportunità di lavoro per persone in difficoltà
Fondazione con il Sud ha selezionato 13 nuovi progetti dedicati alla promozione dell’economia circolare nelle regioni del Mezzogiorno, con un finanziamento complessivo di oltre 4,3 milioni di euro. Le iniziative, presentate da partenariati pubblico-privati guidati da enti del terzo settore, saranno realizzate in Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Nel dettaglio, quattro progetti prenderanno il via in Puglia (province di Lecce, Brindisi e Bari), tre in Sicilia (Catania, Trapani e Palermo), tre in Calabria (Reggio Calabria e Catanzaro) e due in Campania (Napoli e Salerno). A questi si aggiunge un intervento multi-regionale che coinvolgerà Sardegna, Sicilia e Calabria.
“Confermiamo il nostro impegno per la tutela dell’ambiente e il contrasto al cambiamento climatico”, ha dichiarato Stefano Consiglio, presidente della Fondazione con il Sud. “Promuovere l’economia circolare significa non solo ridurre l’impatto ambientale, ma anche generare opportunità sociali, lavorative e culturali”.
I progetti selezionati interverranno su tutte le fasi della filiera produttiva, dalla progettazione alla gestione degli scarti. Previste azioni che vanno dalla creazione di reti di sartorie sociali per ridurre il consumo di tessuti e valorizzarne gli scarti, al riuso e alla riparazione di giocattoli – anche elettronici – accessibili a persone cieche e ipovedenti. In programma anche iniziative per il recupero degli scarti organici, la produzione di fertilizzanti naturali, la trasformazione dei residui della filiera olivicola in prodotti cosmetici o pellet, fino al recupero delle eccedenze alimentari per realizzare pasti caldi e conserve.
Tra le sperimentazioni più innovative figura anche la nascita di un saponificio sociale che produrrà detersivi solidi e liquidi ricavati dall’olio esausto.
Le attività riguarderanno anche la fase di progettazione dei prodotti: in collaborazione con studenti universitari nascerà uno spin-off dedicato al riutilizzo creativo degli scarti tessili, mentre materiali legnosi derivati da alberi morti o bruciati saranno trasformati in oggetti di eco-design e opere di land art.
I progetti prevedono inoltre percorsi di formazione e inserimento lavorativo destinati a oltre 50 persone in difficoltà – tra cui immigrati in uscita dai percorsi SAI, donne vittime di violenza, giovani neet, disoccupati, persone con disabilità e senza dimora – oltre al coinvolgimento di più di 800 cittadini in iniziative educative sulla sostenibilità.
Il nuovo intervento arriva in un contesto in cui l’Italia presenta un tasso di utilizzo circolare dei materiali superiore alla media europea, ma ancora lontano dal target nazionale del 30%. E mentre Sud e Centro-Nord mostrano performance simili sulla raccolta differenziata, nel Mezzogiorno persistono ritardi infrastrutturali e culturali che questi progetti puntano a colmare