Caro energia
Bollette, prezzi quintuplicati a Bari: coppia di pensionati costretta a pagare 3200 euro
Giuseppe Spagnuolo, Adiconsum: «Stiamo ricevendo centinaia di reclami»
Bari - Ma «mercato libero dell'energia» significa che tutti sono liberi di imporre anche prezzi arbitrari? Sono in tanti che in queste settimane si stanno facendo questa domanda, strabuzzando gli occhi ricevendo bollette a tre zeri. Richieste di pagamento completamente fuori ogni logica e soprattutto senza sostanziali aumenti dei consumi di gas o luce e che le associazioni dei consumatori stanno impugnando.
«Qualche settimana fa si è rivolta a noi una coppia di pensionati baresi – racconta Giuseppe Spagnuolo Adiconsum Bari Bat -, tra elettricità e gas si sono visti arrivare bollette per complessivi 3200 euro. Erano disperati, tutti noi eravamo affranti nel vederli così spaventati. Ripetevano che il loro consumo non era cambiato nel tempo, che erano solo due in casa. Continuavano a credere di essere loro colpevoli di qualcosa...».
E invece l'inghippo dove è?
«Ci sono delle società fornitrici che hanno negli scorsi mesi quintuplicato il costo al metro cubo di gas o chilowatt elettrico. Il più dei consumatori ci ha detto di non aver ricevuto alcuna informazione in merito e, anche se inviate come le aziende sostengono, si trattava di lettere massive che pochi leggono con attenzione. A quel punto il gioco è fatto e a parità di consumi ti trovi con bollette più che quintuplicate».
Ma è legittimo?
«C'è anche un intervento dell'Antitrust in merito. Lo scorso novembre è stata comminata una multa complessiva per oltre 15 milioni di euro a Enel energia, Eni plenitude, Acea energia, Iberdrola, Dolomiti energia ed Edison energia. L'accusa in particolare contro Enel ed Eni è di aver applicato una modifica unilaterale dei prezzi di fornitura senza adeguata comunicazione. Di aver arbitrariamente aumentato esponenzialmente i costi, insomma».
Stiamo parlando di clienti che erano già nel mercato libero?
«Sì. Praticamente allo scadere dei contratti sottoscritti, ci sarebbe stata questa comunicazione (a detta delle società) e tanto per fare un esempio, il costo di un metro cubo di gas è passato da 0,90 centesimi a 2,43 euro».
E di conseguenza ora i clienti si vedono arrivare bollette incredibili?
«Esattamente. Sul territorio stiamo parlando di centinaia e centinaia di casi. I nostri uffici sono intasati di consumatori che si trovano a ricevere bollette da far fermare il cuore. Ripeto, la coppia di pensionati ci ha fatto temere il dover chiamare un medico per quanto si vedeva che stava male...».
Il telefono squilla, dall'altra parte una voce maschile, ha ricevuto una fattura da 1200 euro per il gas. «Ho solo una casa – ripete quasi ossessivamente -, mica un castello o un ristorante. Come è possibile?».
Spagnuolo lo invita a portare i documenti in sede per poter valutare meglio la situazione e avviare la migliore strategia di difesa.
Un mercato che più che libero, appare selvaggio.
«Enel energia è stata multata dall'Autorità garante della concorrenza e mercato per un importo di 10 milioni di euro. Eni plenitude per altri 5. Hanno presentato ricorso, naturalmente, ma questo non fermerà noi associazioni dei consumatori. Stiamo organizzando centinaia di ricorsi. La comunicazione di un cambio di tariffe così radicale non può essere fatta con una lettera semplice o una mail (se mai inviate). Ci vuole una raccomandata, deve essere una comunicazione più strutturata e soprattutto chiara. Inoltre registriamo una certa indifferenza di Arera: in un momento di passaggio così delicato l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente se ne sta zitta senza un fiato. Oggi questi casi stanno coinvolgendo consumatori che già erano passati al mercato libero, ma ora che c'è già stato il cambio per il gas, ed entro giugno si completa anche con l'elettricità, il rischio è che questi abusi si moltiplichino se non si sta attenti».
Attenti? Per capire una fattura energetica o le offerte ci vuole una laurea!
«Appunto. Immaginiamo cosa succederà agli anziani, o alle persone meno scolarizzate. Senza interventi strutturati nei prossimi mesi sarà come vivere nella giungla».