Tradizioni

Al sapore di crusco o di Aglianico, a Potenza il panettone che non t’aspetti

Cristiana Lopomo

Unici e identitari: grande richiesta di prodotti artigianali. Dall’abbinamento cioccolata e peperoni ai canditi macerati nel vino

POTENZA - Non solo classico o con le farciture al cioccolato, noci, nocciole e castagne. Né solo fragoline, limone, arance e pistacchi. Ma anche al sapore di cruschi, vino Aglianico e Aperol. E persino in versione salata per aprire (e non chiudere) un pranzo o una cena durante queste festività natalizie. Non è Natale senza panettone. E non è più, ormai, solo questione di tradizione, di assoluto livello artigianale e lievito madre come ingrediente segreto. Ma è, sempre più forte e dilagante, voglia di stupire con innumerevoli declinazioni e varianti di gusti e mix. Amano farsi viziare i potentini e i lucani a tavola, palati fini, non c’è che dire. E dunque, largo alle squisite novità e autentiche innovazioni che stravolgono le abitudini e riescono a proporre molto più che semplici panettoni nel segno della qualità e di una forte valenza simbolica, con ingredienti unici, di una certa caratura identitaria, esclusivi e anche sorprendenti.

Panettone con scaglie di crusco - di Fattoria Bio di Satriano - e gocce di cioccolato, dentro e fuori: il “Cruschettone” della pasticceria Piro in via Appia è la novità, marchio registrato da poco e, dall’inizio dell’anno nuovo, diventerà brevetto. Costo, 40 euro al chilo, come per quello al pistacchio. Mentre per tutti gli altri panettoni, dai gusti più tradizionali, 35 euro al chilo.

Crusco e panettone, abbinamento insolito lanciato già a Natale scorso dal maestro pasticciere Piero D’Alaimo de “La Delizia” – in via del Gallitello, Isca del Pippo e Piazza Prefettura – con il “Lucanello” con peperoni crushi di Senise, albicocca del Metapontino, zafferano di Ripacandida e castagne del Vulture melfese. Un mix particolare che si aggiunge all’originalità della “Delizia lucana” con marron glacés, noci, arance clementine e ai tanti altri dai gusti classici. Costo 32 euro. 35 euro, invece, per quelli con barattolino spalmabile abbinato, al pistacchio di Stigliano, caramello salato, nutellotta. Novità 22 i suoi Panettoni Presepe anche in versione light, come per i panettoni altrettanto disponibili in versione senza zuccheri aggiunti, senza latte e/o senza glutine.

Panettoni con cioccolato al – solo - profumo di crusco: è, invece, la soluzione di Vincenzo Tiri, lanciata per il quarto anno consecutivo, e non solo a Natale. La sua personale versione di panettone farcito con Cioccocrusco, creazione di Antonio Cammarota che a Satriano di Lucania si è inventato una formula ghiotta e vincente, richiesta in tutto il mondo. Al top, anche per questo Natatale, il panettone di Tiri riconfermato il migliore d’Italia dagli esperti di Scatti di Gusto e 50 Top Italy. Da Acerenza al punto vendita a Potenza, in via del Gallitello: da Tiri Bakery & Caffè il panettone è un autentico must che ha mandato letteralmente in frantumi il dogma per cui lo si debba mangiare solo a Natale. Ancorato ai gusti tradizionali: cioccolato al latte, fondente, caramello e pistacchio salato. Costo, da 40 a 48 euro. Panettone tanto amato, tutto l’anno, dunque, ed entra con Tiri persino nel torrone e nella classica tavoletta di finissimo cioccolato, impreziosita di un’elegante forma trapuntata, ripiena. Diventa base croccante, racchiusa in un guscio di cioccolato bianco, per la Mousse di Pandoro e costituisce elemento imprescindibile per tanti dolci al piatto, monoporzione.

E poi, altre novità nate da alchimie imprenditoriali, in perfetta combinazione tra genuinità e tradizione. Dal sodalizio stretto con la pasticceria Calciano - con oltre 40 anni di storia e il suo laboratorio artigianale nell’area industriale di Tricarico - è arrivato quest’anno il primo prodotto da forno firmato Spritzzeria, farcito con crema di Aperol. In distribuzione esclusiva in tutti i cocktail bar del frachising: in via della Chimica a Potenza e anche a Matera, Bari, Siracusa, Roma, Andria, Manfredonia. Costo, 38 euro.

È novità degli ultimi tre anni, invece, quella del panettone tradizionale - ancora del panificio Calciano – dal ripieno firmato Cantine del Notaio, prestigiosa casa vinicola di Rionero in Vulture. La particolarità è nell’uvetta, macerata nel passito dolce L’Autentica. E nei canditi di pesca, nel rosso del Pesca Aglianico. Costo, 37 euro.

Infine, un panettone a metà tra l’aperitivo e l’antipasto, ispirato ai sapori de lu muzzc: salato, dunque. È il “Panrustico” inventato a Natale scorso da Vincenzo Romano, titolare dell’omonima pasticceria in frazione Tiera, in contrada San Francesco: al salame stagionato, caciocavallo e pomodoro secco. Quest’anno anche in una nuova versione, impreziosita dal marchio “Io sono Lucano” e una selezione di prodotti tipici di assoluto livello: salame e mortadella di suino nero lucano, melanzane di Rotonda, olio extravergine d’oliva del Vulture, olive infornate di Ferrandina e caciocavallo podolico di Abriola. Costo 40 euro.

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