Immagini

La Matera «ritrovata»: la mostra all'Archivio di Stato con gli scatti di A.T.E.R, Genovese e collezione De Ruggieri

Carmela Cosentino

Fino al 19 dicembre, curata da Antonio Di Gennaro, direttore artistico del MIP - Matera International Photography nell’ambito della 9ª rassegna internazionale di Arte Visuale «Matera, l’Arte che Unisce 2.0»

Il paesaggio urbano, le sue trasformazioni, la memoria e la storia di una città raccontati attraverso gli archivi fotografici, strumenti di narrazione storica e identitaria, e attraverso opere e materiali inediti di grande rilievo culturale. È la mostra «Archivi Ritrovati», curata da Antonio Di Gennaro, direttore artistico del MIP - Matera International Photography nell’ambito della 9ª rassegna internazionale di Arte Visuale «Matera, l’Arte che Unisce 2.0», promossa dal MIP e inserita nella XI edizione di «Archivi Aperti».

Tra le opere in esposizione nelle sale dell’Archivio di Stato di Matera, si potranno ammirare un raro poster book di Franco Fontana - considerato uno dei più importanti fotografi italiani contemporanei - dedicato al paesaggio urbano e accompagnato da un testo critico di Giuliana Scimè, che ne analizza l’estetica astratta e cromatica; stampe fotografiche da lastre in vetro 10 x12 cm in bianco e nero, ritrovate negli archivi dell’A.T.E.R. di Matera (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale) che documentano la storia del lavoro in ambito edilizio e l’evoluzione urbanistica e sociale della città. In esposizione, anche fotografie tratte dall’archivio privato di Rosario Genovese - fotografo de La Gazzetta del Mezzogiorno dal 1955 al 1987- e custodito dal figlio e fotografo Antonio Genovese.

È un racconto per immagini della Matera degli anni Cinquanta e Sessanta che rivive nei preziosi scatti in bianco e nero che catturano, tra i Sassi e il Piano, i volti, i gesti, le movenze, antichi mestieri, la quotidianità e l’autenticità di un mondo oggi profondamente mutato, e che già in queste immagini si proietta verso il futuro: un esempio è la foto scattata nel 1959 che ritrae una fila di macchine parcheggiate in via don Minzoni e al centro un carretto trainato da un asino. Immagini, sviluppate e stampate dalla moglie e fotografa Marisa Antonucci, che offrono un prezioso contributo alla memoria visiva della città, raccontando il passato ma anche la fine di un’epoca, il cambiamento, le trasformazioni che hanno segnato l’inizio di un nuovo corso.

In esposizione, grazie alla collaborazione con l’Archivio di Stato, anche le fotografie in bianco e nero scattate nelle zone del primo conflitto mondiale, ritratti di militari e cartoline postali spedite dalle aree di guerra: materiale fotografico e iconografico tratte dall’archivio privato del parlamentare lucano Nicola De Ruggieri.

La mostra che sarà inaugurata oggi alle 18.30, sarà visitabile fino al 19 dicembre, dal lunedì al venerdì (sono inoltre previste due aperture straordinarie in occasione delle Giornate FAI d’Autunno e della «Domenica di Carta» in programma l’ 11 e 12 ottobre).

Privacy Policy Cookie Policy