Archeologia

Sgarbi inaugura a Mattinata il «Sansone»: da collezione privata a museo nazionale

Francesco Bisceglia

«Un grande risultato per la cultura del territorio garganico»

MATTINATA (Foggia) - E’ stato inaugurato il museo archeologico nazionale “Matteo Sansone”. A tagliare il nastro per il ministero della cultura il sottosegretario Vittorio Sgarbi.

Mattinata, grazie alla passione del farmacista – archeologo Matteo Sansone, scomparso nel 1992, ha quindi finalmente un moderno, bellissimo museo, che ospita la “collezione Sansone”.

«Con l’apertura di questo museo abbiamo - ha ricordato il direttore generale del Ministero della cultura Massimo Osanna -  il 500.mo museo nazionale». Mattinata quindi entra con il suo museo a far parte a pieno titolo della rete museale statale. Manufatti preistorici, vasi d’ogni epoca, stele daunie, bronzi, marmi, arredi, monili d’oro e d’argento e altre reliquie del passato sono stati oggetto di un riuscito allestimento fatto dalla Direzione regionale Musei Puglia in sei sezioni e nei depositi a vista, che nella rinnovata sede dell’ex museo civico, messo a disposizione dal Comune guidato dal sindaco Michele Bisceglia, fanno del centro garganico uno dei più interessati musei pugliesi.

La creazione a Mattinata di un museo nazionale è stata possibile a seguito della generosa donazione che figli e nipoti di Matteo Sansone hanno fatto allo Stato. Sansone è riuscito in oltre mezzo secolo di appassionata ricerca a mettere insieme e a salvare straordinari reperti archeologici, tutti catalogati da Ettore De Juliis e da Marina Mazzei per conto della Soprintendenza. Amico di illustri archeologi, da Felice Battaglia e Cleto Corrain a Silvio Ferri e Ferrante Rittatore, seppe offrire ad essi la sua esperienza e la vasta conoscenza del territorio in modo da facilitare gli studi e le ricerche. Deal lavoro e delle ricerche dell’archeologo Sansone hanno scritto Sabatino Moscati, Oriana Fallaci, Camilla Cederna, Virgilio Lilli. Dopo oltre un trentennio, la volontà dello speziale Matteo Sansone si è quindi concretizzata. La sua collezione, finora collocata nella farmacia di corso Matino e in altri locali, ha trovato finalmente la sua sede naturale proprio nel museo che il Comune di Mattinata realizzò negli anni ’80 grazie alla determinazione dell’allora sindaco Giuseppe Argentieri.

Nel suo intervento Sgarbi, di fronte all’eccellente lavoro fatto della Direzione regionale musei Puglia in sinergia con la Soprintentenza ed il Comune, ha ringraziato tutti gli attori dell’apertura del museo, nonché il prefetto mattinatese Michele di Bari che è stato il facilitatore del percorso che ha portato a questo risultato.

“Il museo di Mattinata comunica felicità, godimento. La collezione è stata di Matteo Sansone ma mentre era sua era già nostra, cioè di tutti. Questo museo è una farmacia dell’anima”. Per il sottosegretario è stato realizzato un “allestimento straordinario con la bella idea dei depositi a vista in vetrina di taglio neogotico, che hanno il potere dei medicinali”. Il museo rimarrà aperto ai visitatori dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e poi dalle 17 alle 21. L’auspicio è che una struttura di questo genere possa diventare importante per la cultura ed il turismo ma anche per la promozione di un territorio che deve fare i conti con problemi endemici dal punto di vista sociale ed economico e che attraverso il nuovo museo nazionale “collezione Sansone” guarda al futuro con rinnovata fiducia.

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