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Erica Mou e Cosimo Damato portano in scena a Trani il libro di Erri De Luca
“In nome della madre” il testo sacro laico interpretato mercoledi 28 dicembre
TRANI - “In nome della madre” il testo sacro laico di Erri De Luca in scena mercoledi 28 dicembre a Trani con Cosimo Damiano Damato ed Erica Mou (appuntamento alle ore 19 nella piccola casa della Cultura “Circolo del Cinema Dino Risi” info 3406335727). “In nome della madre” vedrà Damato leggere le pagine religiose di Erri De Luca scandite da un inedito canzoniere eseguito da Erica Mou che oltre a donare la sua interpretazioni per le canzoni scritte dallo stesso De Luca come “Solamente mio” e “Mi fa paura che piangi” affronta anche il repertorio tratto dai vangeli apocrifi della “Buona novella” di Fabrizio De Andrè passando per le preghiere laiche di Nick Cave, Leonard Cohen e John Lennon. Un vero viaggio sacro e salvifico in cui i versi, le canzoni e le storie si insinuano in una narrazione mistica dal tocco evangelico. Il testo di Erri De Luca “In nome della madre” racconta la storia della sposa, della madre, della vergine, della donna che ha nel suo grembo il destino dell’uomo.
Come da tradizione i due autori pugliesi celebrano il Natale con uno spettacolo speciale nei loro luoghi del cuore e non è un caso la scelta di portare “In nome della madre” a Trani e al “Dino Risi” che è una sorta di piccolo laboratorio artistico per sperimentare. “Portare in scena “In nome della madre” del mio amico e maestro Erri De Luca è per me oramai una tradizione da rispettare ad ogni Natale. Ed ogni volta dire quelle parole mi emoziona. Il testo ha una potenza, una immagine, una sacralità, una commozione che ti mette in relazione diretta con la divinità rimanendo nella tua laica visione umana. Come dice Erri – il Natale non è la festa del figlio ma è la festa della madre”. La madonna raccontata da Erri è una ragazza con tutte le sue fragilità, i timori, le ansie, che si ritrova ad essere donna per volontà di Dio. Iosef crede al racconto dell’angelo, non la consegnerà alla lapidazione. Sono due giovani innamorati e vogliono difendere questo amore e tutto è un grande atto d’amore. Miriàm ( Maria) affronta la gravidanza con sacrificio, forza, dolore. Iosef non ha paura di affrontare la maldicenza della folla per “ quel bastardo” , il suo amore e fiducia è totale: “Miriàm, sai cos’è la grazia? Non è un’andatura attraente, non è il portamento elevato di certe nostre donne bene in mostra. È la forza sovrumana di affrontare il mondo da soli senza sforzo, sfidarlo a duello tutto intero senza neanche spettinarsi. Non è femminile, è dote di profeti. È un dono e tu l’hai avuto. Chi lo possiede è affrancato da ogni timore. L’ho visto su di te la sera dell’incontro e da allora l’hai addosso. Tu sei piena di grazia. Intorno a te c’è una barriera di grazia, una fortezza. Tu la spargi, Miriàm: pure su di me”. Maria ricambia questo amore, Giuseppe è giovane, bello, forte, è il miglior falegname del villaggio e soprattutto è un uomo dai grandi sentimenti. Il viaggio verso Betlemme è il viaggio doloroso di ogni rifugiato di oggi. Ieshu, figlio di Miriàm e Iosef “pasta cresciuta in me senza lievito d’uomo” nascerà ed ora Maria si rivolge a Dio con tutte le sue forze, con la rabbia di una madre che vuole difendere il proprio figlio dal destino di quel sacrificio a cui è chiamato. Cosimo Damiano Damato ed Erica Mou sono legati da stima artistica e da un'intensa amicizia da oltre dieci anni. Nel 2011 la Mou partecipa allo spettacolo di Damato "Il bene mio", dedicato a Matteo Salvatore, al fianco di Lucio Dalla, Renzo Arbore, Teresa De Sio, Moni Ovadia. Nel 2012 Erica presta la sua canzone "Fili" al docu-film "Missoni Swing", girato da Cosimo Damiano insieme al grande stilista. Mou e Damato condividono il palco in "Yossl Rakover si rivolge a Dio" e "Il ragno, storie di Lucio" con Pierdavide Carone. Da diversi anni girano l'Italia con "Fate l'amore - recital per Alda", tenendo vive le indispensabili parole della Poeta dei Navigli ed hanno da poco debuttato all’Archivio Carmelo Bene di Lecce con “ Morte e rinascita di Carmelo” .