Questi benedetti personaggi famosi

Buongiorno! Intanto voglio chiedere scusa se per qualche settimana non ho augurato a tutti il buongiorno. Spesso mi sento presuntuoso a dire «buongiorno», perché per molti, magari, non è per forza «un buon giorno».

Eccoci ancora presenti. È una fortuna poterlo fare? Che cos’è questa una premessa? No, niente, è una conferma che, bene o male, per chi merita c’è!

Il problema è che chi non merita c’è lo stesso. Però c’è modo e modo di esserci! Essere o non essere? Questo è il problema? Sì questo è il problema! Se sia più nobile per l’animo sopportarli gli oltraggi, i dardi, i sassi dell’iniqua fortuna o prender l’armi e bagagli e andare via?

Dove? Tutto il mondo è paese! Grazie a Dio! Dio è un’illusione e Fedez è una realtà.

Pensate che sta affittando la villa dove abitava con la sua sposa a 500 euro al mese più il condominio di 10 milioni di euro. Conviene? Affrettatevi e agitatevi prima dell’uso. Vendete a Torre canne e comprate la villa di Fedez!

Come mai si è ridotto a questo punto? Beh certe volte uno è costretto. Ho saputo che stava facendo una passeggiata ed è stato travolto da un motoscafo!

Fedez è molto confuso e certe volte fa come fanno alcune attrici baresi che vanno a teatro e guardano il pubblico per vedere… chissà! Quelle che possono lo fanno, quelle che non possono insegnano! Alcune se ti incontrano non ti chiedono come stai, bensì «come sto?». Questo fa parte della mancanza di stima che hanno nei loro stessi confronti. È un po’ come quando si incontra per la seconda volta una ragazza e si dice: «parlami di te… che ne pensi di me?».

Ma lasciamo perdere. Certe volte conviene non uscire e rimanere in casa per vedere «l’isola dei famosi». Il motivo? Ecco, il motivo è conoscere davvero chi sono questi benedetti famosi!

Anche perché quelli davvero famosi sono nel guaio di esserlo stati un tempo e di vivere adesso l’insuccesso e la dimenticanza.

Molti attori che hanno fatto anche il cinema ad un certo punto preferiscono la televisione che è più vicina al bagno di casa.

Non bisogna abbattersi, bisogna reagire, non arrendersi davanti a cose che sembrano difficili.

Per le cose facili c’è la morte, lei è una delle cose che si può fare facilmente stando sdraiati. Credetemi è così. Una volta tanto, ascoltatemi, non fate che da una «recchia» vi entra e dall’altra vi esce. Calma, so benissimo che non si dice «recchia» bensì orecchio, però stiamo a Bari e noi baresi dobbiamo distinguere la cultura dal culturismo, il demente dal demenziale, il giornalista dal giornalaio, il naso dalla NASA, la tettoia dal reggiseno. E persino la pinacoteca dalla paninoteca. Senza dire poi, del teatro da un ex-merceria.

Comunque, chiedo scusa se qualche volta scrivo delle cose che non fanno sganasciare dalle risate, però la scrittura va rispettata e non si può sempre adattarsi alla banalità e alle abitudini degli spiritosi.

Come spesso dico il comico è una cosa seria!