Serie B

Bari, è super Cerofolini: la squadra è in mani sicure

Davide Lattanzi

I suoi guanti sui tredici punti in classifica, una delle pochissime note liete della formazione biancorossa

Le sue mani sui tredici punti del Bari. Michele Cerofolini è una delle pochissime note liete del Bari. Il portiere toscano si sta dimostrando un fattore determinante per tenere a galla un complesso puntualmente in affanno. Non c’è gara in cui sia rimasto inoperoso: mai un pomeriggio di relax. Istinto, coraggio, prontezza si stanno dimostrando i punti di forza di un ragazzo che forse non ha ancora espresso il suo pieno potenziale. Poteva rappresentare una scommessa in piena regola, invece, almeno finora, l’estremo difensore nato ad Arezzo ha risposto presente alla prima vera chiamata in una grande piazza.

Gli indici parlano tutti a suo favore. Innanzitutto, è uno dei due sempre presenti tra i biancorossi. Compresa la parentesi di Coppa Italia non ha saltato nemmeno un minuto dei 1.080’ stagionali. Come lui, nella rosa barese, c’è solo Lorenzo Dickman. Nelle undici gare di campionato, ha incassato sedici reti, guidando così, la decima retroguardia della cadetteria. Una bella rimonta dopo un inizio che ha visto il pacchetto arretrato pugliese subire ben 15 gol nelle prime otto gare: nelle ultime tre, invece, il numero 31 dei Galletti è stato battuto soltanto a La Spezia, incartando due «clean sheet» nei match interni contro Mantova e Cesena, entrambi vinti 1-0.

Ma c’è un altro dato che spicca: Cerofolini, infatti, risulta il portiere più chiamato in causa della categoria, con una media di ben 4,9 interventi a match. Fin troppo facile intuire due aspetti. Da un lato, la formazione allenata da Fabio Caserta continua a concedere un numero sproporzionato di occasioni agli avversari in un torneo tradizionalmente contraddistinto da equilibrio e partite complesse da sbloccare. Dall’altro, senza le prodezze del suo guardiano dei pali, il Bari sarebbe davvero sul fondo. Sarebbero state più rotonde le sconfitte: basti pensare alle pezze messe da Cerofolini nella prima mezzora a Venezia o nel primo tempo di Palermo, concluso in parità soltanto grazie ad una serie di interventi prodigiosi. Ma soprattutto non sarebbero arrivate le vittorie. L’estremo aretino ha rintuzzato i forcing finali di Padova e Mantova, così come ha tenuto la squadra in piedi contro il Cesena rispondendo d’istinto alla conclusione da pochi metri del centravanti romagnolo Shpendi.

Cerofolini, dunque, a 26 anni suonati sta provando a ritagliarsi quel ruolo da protagonista che sembrava essere scontato in un’ascesa precoce. Cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina, ha frequentato tutte le nazionali giovanili dall’Under 18 fino all’Under 21 nella quale vanta due presenze, trovandosi quasi sempre ad essere il vice di Marco Carnesecchi. Nel suo percorso è transitato da Cosenza, è passato anche dalla Puglia vestendo la maglia del Bisceglie nel 2009, ma terminando in anticipo la stagione a causa della rottura del legamento crociato. Ha vissuto parentesi con Casertana, Reggiana e Alessandria, rientrando puntualmente alla casa madre viola da cui si è staccato soltanto nell’estate del 2023 per trasferirsi al Frosinone: in Ciociaria, partendo da «secondo», è riuscito prima a ritagliarsi uno spazio in A disputando otto gare, poi ne ha collezionato 36 la scorsa stagione in B. A tutti gli effetti, si è trattato del primo campionato intero nel quale è stato titolare inamovibile in carriera. In estate, la chiamata del Bari: un’occasione imperdibile.

L’estremo toscano ha firmato un contratto triennale ed è stato acquistato a titolo definitivo. Potrebbe rappresentare non soltanto il presente, ma anche il futuro del club biancorosso. Che negli ultimi quattro anni ha puntualmente cambiato il guardiano dei pali. Elia Caprile è stato lo straordinario interprete della squadra che si è spinta fino alla finale dei playoff nel 2023. Pessima la parentesi del brasiliano Brenno nel 2023-24, al punto da perdere il posto nel periodo cruciale del torneo a favore di Marco Pissardo, quindi nella scorsa stagione è toccato, tra alti e bassi, a Boris Radunovic. Ora è il momento di Cerofolini che finalmente può conferire stabilità ad uno dei ruoli più delicati. L’ultimo portiere a garantire la continuità è stato Pierluigi Frattali, 99 presenze e 94 gol subiti dal 2019 all’estate 2023, con una promozione dalla C alla B. Nell’ultimo biennio è stato proprio l’estremo romano a curare la crescita dell’attuale portiere biancorosso. Che sicuramente sarebbe dispostissimo ad estrarre qualche miracolo in meno, pur di sognare in grande con il Bari.

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