serie b

Pippo Inzaghi prima di Palermo - Bari: «Noi siamo carichi ma i biancorossi sono forti»

pierpaolo paterno

«Dobbiamo fare bene davanti al nostro pubblico». Questo il grido di battaglia di Inzaghi per dare la carica al suo Palermo alla vigilia della sfida ai Galletti di questa sera.

«Il Bari è forte, ma noi dobbiamo fare bene davanti al nostro pubblico». Questo il grido di battaglia di Pippo Inzaghi per dare la carica al suo Palermo alla vigilia della sfida ai Galletti di questa sera.

Con sette punti in tre partite, il Palermo capolista si gode l’ottimo avvio di stagione, ma non ha alcuna intenzione di fermarsi. Dopo i successi su Reggiana e Sudtirol e il pari a reti bianche contro il Frosinone, i rosanero inseguono ora la prima vittoria casalinga, spinti da un «Barbera» gremito in ogni ordine di posto. A poche ore dall’atteso anticipo serale contro il Bari, l’allenatore Filippo Inzaghi si presenta in conferenza stampa con la consueta determinazione. L’ex bomber milanista analizza lo stato di forma dei suoi, si sofferma sulle insidie che nasconde l’avversario guidato da Fabio Caserta e rilancia le ambizioni di vertice del suo Palermo. Conferme e certezze anche nella probabile formazione. Nel collaudato 3-4-2-1, Pohjanpalo resta il faro offensivo, con Gyasi e Le Douaron a supporto. Dinamismo, qualità e fame di vittoria.

Così Inzaghi prepara l’assalto al Bari di Caserta, bestia nera del Barbera violato in due occasioni come allenatore: il 15 dicembre 2024 col Catanzaro e sulla panchina della Juve Stabia, quando la sua squadra ha vinto contro il Palermo con il risultato di 4-2 il 7 marzo del 2021: «Caserta - attacca Inzaghi - è un ottimo allenatore. Ha vinto due volte qui? La squadra deve abituarsi a battere i record. Siamo pronti e carichi. Il percorso è molto lungo, ma abbiamo fatto vedere qualcosa. La gente ci ha dato fiducia a scatola chiusa».

«Stiamo dando il massimo - prosegue il tecnico del Palermo -. Abbiamo giocatori che possono risolvere le gare da un momento all’altro. Tutti i giocatori sono pronti a giocare da titolari. Ho 23 giocatori straordinari. Sarà una partita aperta e bella. A Bolzano la squadra ha dato grandi risposte, ora non dovremo abbassare l’attenzione. Vasic e Giovane avranno il loro spazio, così come tutti. Diakité? Lo ringrazio, a Bolzano non era al meglio. Adesso è recuperato. Per vincere l’atteggiamento di Bolzano sarà fondamentale».

Sul fronte schieramento titolare, Inzaghi sembra intenzionato a confermare il collaudato 3-4-2-1, con Pohjanpalo (2 gol nelle prime tre gare) riferimento centrale dell’attacco. Alle sue spalle, agirebbero Gyasi e Le Douaron, pronti a inserirsi tra le linee per dare imprevedibilità alla manovra. A centrocampo, Ranocchia e Segre formano una coppia solida e di qualità, con Pierozzi e Augello pronti a spingere sugli esterni. In difesa, il terzetto Peda-Bani-Ceccaroni proteggerà i pali di Joronen. Sulla base dei giocatori a disposizione in panchina, Filippo Inzaghi ha diverse alternative tecnico-tattiche che può adottare nel corso della gara contro il Bari, sia per reagire a eventuali difficoltà, sia per modificare ritmo e struttura alla partita.

Tra le possibili varianti tattiche in corso d’opera si potrebbe cambiare dal 3-4-2-1 al 4-3-3 o al 4-2-3-1. L’ingresso di Diakitè come terzino destro in una linea a quattro, con Veroli o Augello spostato a sinistra, sarebbe la soluzione utile se Inzaghi volesse dare più ampiezza e spinta laterale. Invece, in un centrocampo a tre con l’inserimento di Palumbo, Gomes o Blin, si garantirebbe più equilibrio in fase di non possesso o maggior palleggio contro un Bari aggressivo. In attacco, Brunori sarebbe l’arma pesante dalla panchina per affiancare Pohjanpalo in un attacco a due. Vasic, mezzapunta tecnica e brevilinea, può alternarsi con Le Douaron o Gyasi per dare più imprevedibilità tra le linee. Il giovane Corona può essere un jolly offensivo sulla trequarti o come esterno in un 4-2-3-1.

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