Serie A

Lecce, «giochi» fatti: ora testa alla salvezza

Pierpaolo Verri

Baschirotto e Krstovic gli addii eccellenti in un’estate non facile

Si è chiuso senza scossoni dell’ultim’ora il calciomercato del Lecce, com’era d’altronde lecito attendersi. Otto operazioni in entrata per la formazione giallorossa, sostanzialmente suddivise per ciascun reparto: due marcatori centrali (Matias Perez e Jamil Siebert), due esterni difensivi (Christ-Owen Kouassi e Corrie Ndaba), un centrocampista (Alex Sala), un esterno offensivo (Riccardo Sottil), due attaccanti centrali (Francesco Camarda e Nikola Stulic). Sarà stato sufficiente per rafforzare una squadra alla ricerca della quarta salvezza consecutiva in serie A? Adesso lo potrà dire soltanto il campo.

Certamente non è stata un’estate semplice per il club salentino, che oltre al mercato in entrata ha avuto il suo bel da fare anche con riguardo alle uscite. Una, in particolare, ha tenuto banco per corso di tutta la sessione di calciomercato, quella di Nikola Krstovic. Il montenegrino è sembrato sin da subito sul piede di partenza, poi con il passare del tempo gli interessamenti non si si sono tramutati in offerte. Infine, subito dopo ferragosto l’accelerazione della trattativa con l’Atalanta. Per il Lecce si è trattato della seconda cessione più onerosa della storia del club: un’operazione da 25 milioni più bonus, che si piazza alle spalle della cessione di Patrick Dorgu al Manchester United, avvenuta lo scorso gennaio per 30 milioni più bonus. C’è stata poi un’altra cessione importante, quella di capitan Federico Baschirotto, passato alla Cremonese per circa tre milioni di euro. Queste due operazioni in uscita, assieme ad alcune partenze di elementi secondari (ieri Oudin è stato ceduto a titolo definitivo al Catanzaro, in Serie B), hanno portato in dote complessivamente al club giallorosso una cifra di circa 30 milioni di euro. Cifra che per più della metà è stata poi reinvestita in entrata per sostituire i partenti.

Due sono stati i colpi principali in entrata per il Lecce: il difensore centrale Siebert e il centravanti Stulic. I due acquisti, fra parte fissa e variabile, hanno avuto un costo di circa sei milioni di euro ciascuno. Si tratta, numeri alla mano, delle due operazioni in entrata più onerose della presidenza di Saverio Sticchi Damiani. Due potenziali titolari, segnale di come l’area tecnica, composta dal responsabile Pantaleo Corvino e dal direttore sportivo Stefano Trinchera, abbia deciso di intervenire in maniera chirurgica per sopperire ai tasselli lasciati vacanti dalle cessioni di Baschirotto e Krstovic. Il ventitreenne Siebert deve ancora fare il suo esordio in giallorosso, ma arriva nel Salento forte di tanta esperienza maturata in Germania e di un Europeo Under 21 disputato con la nazionale tedesca. Stulic, invece, arrivato nel Salento dallo Charleroi, ha portato in dote 17 reti complessive nella scorsa stagione in Belgio e ha già avuto un assaggio di serie A, subentrando nel secondo tempo della partita contro il Milan. Anche in questa sessione di mercato, il Lecce non è venuto meno rispetto a una chiara prerogativa, quella di ingaggiare calciatori a titolo definitivo, in modo da patrimonializzare il club. Ben sei delle otto operazioni in entrata sono state concluse a titolo definitivo oneroso, mentre sono stati soltanto due i prestiti. Il primo è quello di Camarda, arrivato a titolo temporaneo dal Milan con diritto di riscatto e controriscatto a favore del club rossonero. Il secondo è quello di Sottil, trasferitosi dalla Fiorentina a titolo temporaneo oneroso, per una cifra di 500 mila euro.

C’è poi curiosità per scoprire il colpo in mezzo al campo studiato lungo tutta l’estate, ovvero l’innesto di Sala, arrivato dal Cordoba. Il centrocampista ventiquattrenne spagnolo arriva in giallorosso per rivestire il ruolo di mezzala «box-to-box» in mezzo al campo, capace di poter garantire quelle reti dalla mediana che sono un po’ mancate ai giallorossi nelle ultime stagioni. Infine, numeri alla mano, la campagna acquisti ha portato a termine l’obiettivo di garantire al tecnico Eusebio Di Francesco almeno due alternative per ciascun ruolo. Kouassi arriva per rivestire il ruolo di terzino destro e può offrire un ricambio a Danilo Veiga, lo stesso vale per Ndaba con Antonino Gallo sulla fascia opposta. Al centro della difesa, invece, il classe 2005 Perez, arrivato dai cileni del Curicò Unido, può crescere alle spalle di Kialonda Gaspar, Tiago Gabriel e del neo-arrivato Siebert.

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