serie a
Mazzeo, bivio Lecce: «Sì, uno spareggio. Monza all’ultima spiaggia. L’aspetto mentale, decisivo»»
A parlare è Vincenzo Mazzeo, cresciuto nel vivaio del Lecce, con la cui casacca ha militato nella formazione maggiore nel 1995/1996 e 1996/1997
LECCE - «Scontro diretto importantissimo, Monza-Lecce. Per i brianzoli sarà quasi una gara da ultima spiaggia. La loro situazione di classifica è già molto complicata se non compromessa, con un ritardo di otto lunghezze da quella quart’ultima piazza che vale la permanenza. Perdere contro Baschirotto e compagni significherebbe vedere ridursi ulteriormente le chance di risalire la china. I punti in palio, però, sono preziosi anche per i salentini, che ne hanno messi da parte quattro contro Parma e Bologna e devono insistere per compiere un altro passo verso quella terza salvezza di fila in massima serie che tutti noi tifosi speriamo di festeggiare. È scontato, infatti, che io, pur avendo indossato entrambe le maglie, tengo per la squadra allenata da Giampaolo, che rappresenta la mia terra, la fetta più importante della mia storia calcistica». A parlare è Vincenzo Mazzeo, cresciuto nel vivaio del Lecce, con la cui casacca ha militato nella formazione maggiore nel 1995/1996 e 1996/1997, contribuendo da protagonista alla doppia scalata dalla C alla A con Giampiero Ventura in panchina, con la società da poco passata alla famiglia Semeraro. Appese le scarpe al chiodo, ha allenato a più riprese nel settore giovanile giallorosso. Nel 1993/1994 e nella prima metà dell’annata 1994/1995, l’ex centrocampista, che nella sua carriera ha disputato la serie A con Verona e Cagliari, è stato in forza al Monza, in B.
«Quella di domani sarà una partita fatta di duelli in tutte le zone del campo - prosegue Mazzeo - Prevarrà chi sarà più abile a creare la superiorità numerica nell’uno contro uno, sulle corsie laterali oppure nella trequarti avversaria, tra le linee. Il Lecce dovrà fare i conti con l’ulteriore difficoltà determinata dal nuovo avvicendamento in panchina che si è registrato in casa biancorossa, con il ritorno di Nesta alla guida del team. Un cambio di allenatore determina sempre una scossa. Si tratterà di verificare quanto sarà produttiva. L’undici giallorosso, però, ha le carte in regola per fare bene perché oramai ha una identità e sa bene cosa vuole e come ottenerlo. Senza tralasciare il fatto che avrà accanto più di tremila tifosi e potrà contare su una carica di passione e di entusiasmo che poche compagini di provincia possono vantare in trasferta, mentre i giallorossi sono seguiti ovunque».
Alla vigilia del campionato, Mazzeo non avrebbe ipotizzato che il Monza potesse essere così in basso a questo punto della stagione: «Il mercato non lasciava presagire nulla del genere. Poi le cose hanno preso ben presto la piega sbagliata. Le difficoltà si sono sommate alle difficoltà, gli impacci sono andati crescendo. Né è servito l’esonero di Nesta e l’arrivo di Bocchetti a fare mutare rotta ai brianzoli. Dall’esterno, però, è impossibile stabilire i motivi della crisi». Il Lecce, invece, dopo l’avvio di torneo stentato con Luca Gotti in panchina, ha saputo imprimere una svolta con l’avvento di Marco Giampaolo: «La grande forza dei giallorossi è stata la coesione del gruppo, che è sano e motivato. Il nuovo trainer ha avuto la disponibilità incondizionata dei calciatori a seguire le sue idee, a provare ad applicarle. In questo modo, l’allenatore di Giulianova è stato in grado di dare la propria impronta al collettivo ed alla manovra. Il fatto di riuscire, attraverso questa strada, ad ottenere risultati positivi, ha completato perché è cresciuta l’autostima. L’aspetto mentale conta tanto se non di più di quello tecnico-tattico. Il percorso è ancora lungo ed irto di ostacoli, ma è quello giusto. Bisogna insistere e restare equilibrati quando le cose vanno a gonfie vele, ma soprattutto in occasione delle battute d’arresto, che non mancheranno». In coda, la graduatoria coinvolge almeno otto compagini, impegnate ad inseguire la permanenza: «Il campionato è avvincente. L’equilibrio regna sovrano. Con un successo si è fuori dalla zona rossa, con una sconfitta si viene risucchiati in basso. Nessun complesso è già spacciato, ma il Venezia e soprattutto il Monza accusano un ritardo che pesa. Per le altre, tra le quali Como e Parma che hanno investito cifre notevoli sul mercato, ci sarà da sgomitare sino alla fine. Né si possono azzardare previsioni perché tutti i team sono bene organizzati, non mollano mai, esprimo, anche se a fasi alterne, un gioco apprezzabile. Sarà fondamentale anche la compattezza dell’ambiente, la capacità di non farsi prendere dalla frenesia dinanzi ai passaggi a vuoto».
Tra i calciatori del Lecce, Mazzeo predilige Antonino Gallo. «Il palermitano - sostiene l’ex centrocampista - è da considerare un giocatore “fatto”. È maturato tanto, ha acquisito sicurezza nella fase di non possesso, sa proporsi in avanti lungo l’out mancino. È uno degli uomini-cardine della formazione».
NOTIZIARIO Anche ieri, Medom Berisha è rimasto a riposo a causa di uno stato febbrile. Oggi, nel primo pomeriggio, è prevista la seduta di rifinitura. Subito dopo la comitiva salentina partirà alla volta di Monza.