Serie A
Calcio, Falcone vota la fiducia al Lecce
«Contro il Werder Brema amichevole affascinante. Vedremo a che punto siamo»
LECCE - Prima amichevole di spessore, oggi, alle 15, presso il Parkstadion di Zell am Ziller, per il Lecce, che affronterà il Werder Brema, formazione tedesca di rango, piazzatasi in nona posizione nell’annata 2023/2024, in Bundesliga. Dopo le prime due partitelle disputate mercoledì con i dilettanti dell’U.S. Saval Maddalena (un tempo da 40’ terminato con il successo per 5-0 dell’undici allenato da Luca Gotti) e del SV Kematen (due tempi da 30’ l’uno, archiviati con l’affermazione per 12-0 di Nikola Krstovic e compagni), il banco di prova costituito dal Werder Brema si preannuncia di tutt’altro spessore.
«I primi due test si sono rivelati facili e pertanto non è certo il caso di trarre delle indicazioni di rilievo - afferma dal ritiro di Neustift im Stubaital il portiere Wladimiro Falcone, una delle colonne della compagine che ha conquistato la salvezza in massima serie nel 2022/2023 e nel 2023/2024 - Quello con il Werder Brema, invece, è un match contro un complesso di livello. Sarà quindi possibile tirare qualche somma su come stiamo, sulle indicazioni che ci darà il mister e si potrà capire meglio qual è il tasso tecnico della nostra formazione».
L’estremo difensore capitolino è convinto che l’avventura del Lecce nella stagione oramai alle porte sia iniziato con il piede giusto. Sul cammino sin qui effettuato nella fase di preparazione dice: «Le sensazioni sono buone. I nuovi si stanno integrando sempre più. Chi, come me, faceva già parte della rosa sta cercando di aiutarli a farlo il più rapidamente possibile, anche se ancora devono imparare a parlare l’italiano. Questo è un periodo nel quale si pensa solo a faticare, a mettere benzina nelle gambe. I carichi di lavoro sono alti. Non può esserci brillantezza né conta averla prima del via della stagione».
Nel torneo 2024/2025, Falcone avrà in casa la concorrenza del neo acquisto Christian Fruchtl, prelevato dall’Austria Vienna: «Mi ha fatto una buona impressione. È un portiere valido, giovane. È un talento, uno dei più cristallini del panorama tedesco. Un bravissimo ragazzo. Ci darà senz’altro una mano nel corso di una annata lunga e complicata».
Circa l’obiettivo stagionale della formazione salentina non ci sono dubbi: «Bisogna volare basso. Per il Lecce, ottenere la terza permanenza di fila in serie A sarebbe tanta roba, in quanto non ci è mai riuscito sino ad oggi. Per ciascuno di noi significherebbe contribuire a scrivere una pagina importante della storia della società giallorossa, della quale voglio fare parte». A livello personale si pone un traguardo niente male per l’estremo difensore di una squadra che dovrà lottare per salvarsi: «Spero di arrivare a dieci clean sheet. Nel 2023/2024 ho mantenuto la porta inviolata in sette gare. Nel 2024/2025 vorrei ottenere la doppia cifra».
Ieri, intanto il club di via colonnello Costadura ha ufficializzato la cessione del centrale difensivo Marin Pongracic alla Fiorentina. Dopo il blitz dei responsabili di mercato della Viola, che hanno anticipato sul filo di lana i colleghi del Rennes che avevano già trovato l’intesa, si sapeva che l’operazione fosse da considerarsi conclusa positivamente. Si è trattato solo di attendere che il croato superasse le visite mediche di prammatica, il che è avvenuto giovedì. Il trasferimento si è concretizzato alla cifra di quindici milioni di euro più uno eventuale di bonus, a fronte del milione e seicentomila euro spesi dal Lecce l’estate scorsa per accaparrarsi le sue prestazioni.
Oggi, nel ritiro di Neustift im Stubaital è atteso l’arrivo dei centrocampisti Ylber Ramadani e Medon Berisha. Entrambi sono stati impegnati al campionato Europeo con la nazionale albanese e conseguentemente, avendo iniziato in ritardo rispetto agli altri componenti della rosa le proprie vacanze, si aggregheranno solo in mattinata al resto del gruppo.
Sul fronte del mercato, il responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino lavora senza sosta per perfezionare le tante operazioni ancora in cantiere. La partenza di Pongracic obbliga il Lecce a inserire in organico due centrali difensivi, in quanto attualmente ha a disposizione solo Federico Baschirotto e Kialonda Gaspar. Il passaggio di Lorenzo Venuti alla Sampdoria impone l’arrivo di una alternativa a Valentin Gendrey nel ruolo di terzino destro. Inoltre, in attacco, stante l’addio di Roberto Piccoli, c’è la necessità di una punta centrale in grado di avvicendare Krstovic.
Corvino ed il direttore sportivo Stefano Trinchera, inoltre, proveranno anche a fare compiere un salto di qualità al centrocampo dal punto di vista della cifra tecnica. In quest’ottica, rischia di complicarsi il tentativo di portare nel Salento Dennis Praet, che ha già militato in serie A con le maglie della Sampdoria e del Torino. Per il Lecce esisteva già la difficoltà costituita dall’ingaggio del calciatore belga svincolatosi in 30 giugno scorso dal Leicester, che è fuori dai parametri del sodalizio presieduto da Saverio Sticchi Damiani. Ora, per di più, su di lui si è fiondato l’Anderlecht, società con la quale Praet ha militato dal 2011 al 2016.