Serie C
Daniele Arigliano e il Brindisi calcio: storia di un capolavoro
Brindisi torna in Paradiso dopo 33 anni e l'impresa ha soprattutto un nome e cognome: quello del presidente Daniele Arigliano, alla guida della società da poco meno di due anni e capace di raggiungere il prestigioso obiettivo
BRINDISI - Brindisi torna in Paradiso dopo 33 anni. In città non si parla d’altro (e così sarà anche nei giorni a seguire) se non dell’impresa sportiva compiuta da capitan D’Anna e compagni, freschi vincitori del campionato di serie D dopo l’esito positivo dello spareggio contro la Cavese.
Tifosi pazzi di gioia per un traguardo a lungo inseguito e poi, a successo acquisito, celebrato sino a tarda ora, dapprima nel tradizionale punto di festa (piazza Cairoli), in seguito sulla suggestiva Scalinata Virgiliana, dove in centinaia hanno atteso festanti il rientro degli «eroi».
Un’impresa che ha soprattutto un nome e cognome: quello del presidente Daniele Arigliano, alla guida della società da poco meno di due anni e capace di raggiungere un prestigioso obiettivo - il ritorno tra i professionisti - in relazione al quale tanti suoi predecessori hanno fallito (anche in un arco di tempo maggiore).
Presidente, quali sensazioni dopo il trionfo?
«Un’immensa gioia che ci ripaga dell’impegno e dei sacrifici compiuti. Per me poi, che sono brindisino, è doppia e provo un grande orgoglio nell’aver regalato questa impresa ad una città e una piazza che lo merita ampiamente».
C’è stato un momento in particolare in cui si è convinto di poter compiere il miracolo?
«Io ci ho sempre creduto, anche nei momenti più difficili, nella consapevolezza di aver raccolto poco rispetto al gioco espresso sul campo. Credo che la svolta sia stata quando, dopo aver annunciato l’esonero di mister Danucci, abbiamo cambiato idea facendo dietrofront su appello della squadra. Da quel momento, abbiamo finalmente abbinato al bel gioco i risultati e in 45-50 giorni abbiamo dimostrato di essere i più forti, vincendo e segnando quattro reti a Barletta, espugnando il campo del Nardò (che non aveva mai perso fino a quel momento tra le mura amiche) e, infine, battendo due volte la Cavese nello spazio di appena quindici giorni».
Grande merito, dunque, anche al tecnico. Verrà riconfermato?
«Ciro Danucci è un grande allenatore. Lo volevamo prendere già all’inizio dello scorso campionato, ma abbiamo dovuto attendere un anno. L’esonero era stato dettato dalla necessità di dare una scossa dopo la sconfitta interna con il Martina e la vetta che si allontanava ma, per fortuna, i giocatori ci hanno convinto a desistere dal nostro proposito e, alla fine, hanno avuto ragione loro. Sono convinto che, senza Danucci, saremmo arrivati quinti o sesti: del resto, chi cambia guida tecnica a stagione in corso generalmente alla fine non migliora la situazione».
I 1.500 tifosi a Vibo Valentia e, prima, i 9mila nel big-match al Fanuzzi contro la Cavese sono lo specchio di un amore che è riesploso in città.
«Il merito della promozione in serie C mi piace dividerlo anche con loro. In particolare, con i fedelissimi della curva sud e con quei 50-60 sostenitori che vanno in tribuna e che c’erano ad incitare la squadra anche sui campi di terra nelle serie minori e che il Brindisi ce l’hanno nel sangue. A loro sarà eternamente grato. Agli altri, invece, che si sono aggiunti solo quando il traguardo è sembrato possibile, dico solo di volere bene ai colori biancazzurri sempre e incondizionatamente».
Neanche il tempo di gioire e già... ci sono altre incombenze.
«Innanzitutto lo stadio. La situazione del “Fanuzzi” è sotto gli occhi di tutti, occorre un adeguamento della struttura e dell’impianto di illuminazione, altrimenti si rischia la non omologazione per la serie C e la necessità di dover disputare le gare interne altrove. Confido nel nuovo sindaco, ma il problema è che alle incombenze burocratiche ed economiche (vedi fideiussione) ai fini dell’iscrizione al prossimo campionato di serie C bisogna provvedere entro fine giugno, quando già formano e presentano i gironi. Prima che il nuovo sindaco venga proclamato ufficialmente occorrerà attendere verosimilmente l’esito del ballottaggio a fine mese e, quindi, il tempo stringe...».
L’accesso alla serie professionistica potrebbe indurre qualche imprenditore locale ad avvicinarsi al mondo del calcio...
«Ben vengano, ma in ogni caso quest’anno la società ha potuto contare su un gruppo di sponsor fantastico che ha contribuito a realizzare l’impresa. Vedremo, ma intanto, lo ribadisco, ci sono delle priorità da affrontare nell’immediato e, tra esse, ci metto anche la poule scudetto a cui, come vincitori del girone H, abbiamo avuto accesso e che inizierà già mercoledì con l’incontro al Fanuzzi contro il Catania».
Già, nemmeno il tempo di smaltire la... sbornia di gioia che la squadra si ritroverà già oggi ad allenarsi per affrontare al meglio la squadra siciliana, vincitrice del girone I.
Brindisi e Catania - nel gruppo assieme al Sorrento (che ha già vinto la prima partita proprio al Cibali con il puntyeggio di 2-0) - giocheranno domani alle 16.