serie c
Calcio, lancio di petardi a Foggia: due pompieri al Pronto soccorso
La condanna di Ghirelli (Lega Pro): «Chiederò i danni a chi, facendo atti delinquenziali, mette a rischio l’incolumità dei calciatori e degli spettatori»
FOGGIA - Non solo la sospensione della partita per sei minuti, ma anche due Vigili del fuoco in Pronto soccorso. Queste le conseguenze del lancio di fumogeni e petardi avvenuto, ieri sera, durante il posticipo della dodicesima giornata del campionato di serie C, tra Foggia e Avellino, allo stadio Zaccheria. L'arbitro è stato costretto a bloccare il match, mentre due pompieri hanno fatto ricorso alle cure dei medici del Riuniti di Foggia, a seguito dello scoppio di un grosso petardo. Eppure si era fatto di tutto per consentire la trasferta ai tifosi irpini, aumentando anche capienza del settore fino a 300 posti. Ma nonostante le raccomandazioni delle due società, i tifosi delle rispettive squadre hanno pensato bene di rovinare l'appuntamento sportivo.
Sugli episodi avvenuti a Foggia è intervenuto duramente anche il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli: "Serve un'opportuna azione in sede giudiziaria per richiedere ai responsabili il risarcimento dei gravissimi danni che questo movimento calcistico professionistico sta subendo in conseguenza delle azioni delinquenziali. Chiedo scusa al Prefetto di Foggia che tanto aveva lavorato per ampliare i posti per accogliere i tifosi. Tifosi? Delinquenti. Basta! Ho dato mandato ai legali di intraprendere ogni opportuna azione per chiedere i danni a chi, facendo atti delinquenziali, mette a rischio l’incolumità dei calciatori e degli spettatori, arrecando un danno incalcolabile all’immagine della Serie C”.