serie b

Bari, Mignani non si lascia distrarre: «Favoriti per la A? C’è l’Ascoli»

Davide Lattanzi

«Avversario pericoloso, dobbiamo ulteriormente alzare il livello di fame e attenzione»

BARI - «Noi favoriti per la serie A? Sorrido…Ma non ascolto». Non può bastare uno sfavillante avvio di campionato per far cambiare idea a Michele Mignani. Il tecnico del Bari resta saldamente ancorato al presente, evitando pericolosi voli pindarici. Soprattutto in una fase del torneo in cui i valori non sono ancora completamente espressi. E allora, l’attenzione è fissata esclusivamente sul match di oggi, contro l’Ascoli.

Un’occasione per prolungare il momento magico andando in caccia della quinta vittoria di fila che potrebbe anche valere il primato solitario, considerata la difficile sfida della Reggina (coinquilina in vetta a quota 18 punti) con il Parma. Soprattutto, occorre regalare un’altra gioia al popolo di un San Nicola che ancora una volta si appresta ad offrire uno spettacolo straordinario. «Va bene tenere presente le opinioni di tutti, ma poi dobbiamo agire con la nostra testa», prosegue Mignani. «Non so proprio come in questa fase della stagione ci si possa sbilanciare in previsioni così a lungo termine. La nostra unica prospettiva è l’Ascoli: guardare oltre sarebbe deleterio. Ci attende una sfida difficilissima, contro una squadra di categoria che lo scorso anno ha disputato i playoff. Probabilmente non attraversano un frangente particolarmente felice, ma a maggior ragione daranno tutto. Né credo alle voci che parlano di ultima spiaggia per l’allenatore. Sono convinto che la squadra sia al fianco di Cristian Bucchi che conosco, rispetto e reputo un ottimo tecnico. Perciò, dovremo ulteriormente aumentare fame e voglia di produrre una prestazione di livello. Finora mi è piaciuto l’atteggiamento, lo spirito di gruppo, la voglia di aiutarsi a vicenda e vincere i duelli: non possiamo perdere queste peculiarità».

Soprattutto perché nel frattempo gli avversari cominciano a conoscere il Bari: al punto tale da rinunciare spesso ad attaccare con convinzione, pur di limitare i biancorossi e chiudere gli spazi in cui si esaltano gran parte dei calciatori pugliesi. «Ci studiano, ma non significa che non vogliano batterci», riflette Mignani. «In ogni match siamo opposti a compagini che mettono in campo le loro caratteristiche e, al contempo, tentano di eludere i nostri pregi. Non lasciarci profondità rappresenta senza dubbio una difficoltà in più da fronteggiare, magari il piccolo vantaggio che offre chi gioca d’attesa è toglierci un po’di pressione in fase difensiva. Le partite, tuttavia, sono composte di mille momenti differenti che bisogna essere abili ad interpretare».
Il mercato ha portato una dozzina di volti nuovi, ma nei primi due mesi di stagione, Mignani ha puntato con decisione su un ceppo definito che affonda le radici nel gruppo che ha vinto la serie C. «Diversi rinforzi - risponde Mignani - sono arrivati verso fine mercato. Ma credetemi: ormai sono tutti sullo stesso livello e scegliere è sempre più difficile. Cambiando categoria siamo riusciti a migliorare il livello fisico e tecnico della rosa. Tutti i ragazzi che erano qui lo scorso campionato, hanno alzato la qualità delle prestazioni, forse perché hanno svolto una preparazione completa oppure perché lavorando insieme ormai da tempo alcuni concetti sono ben assimilati. Siamo tanti, ma non vedo nessuno demotivato. E soprattutto in attacco disponiamo di un parco di punte vasto e in grado di coprire svariate esigenze. Sono sicuro che tutti si ritaglieranno spazio. La dimostrazione è la considerazione delle nazionali verso i nostri ragazzi. La convocazione di Dorval nell’Algeria Under 23 è l’ultimo esempio: nelle prossime ore, la società deciderà il da farsi. Tifiamo per ogni nostro tesserato, ma dobbiamo anche valutare le necessità della squadra».

Oggi, infine, l’allenatore ligure toccherà le 50 panchine in biancorosso: un traguardo prestigioso in una piazza tanto affascinante, quanto esigente. «Bari ti migliora in ogni particolare: nel rapporto con una proprietà ambiziosa, con un direttore sportivo speciale, con una tifoseria incredibile. Speriamo di andare avanti insieme verso grandi soddisfazioni».

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