La festa | La squadra a Palazzo di Città
Foggia, «Tutti orgogliosi dell'impresa realizzata da un grande club»
Il sindaco Landella ha ricevuto al Comune la famiglia del Foggia calcio
CALCIO FOGGIA - Festa infinita per il ritorno in Serie B del Foggia: la città, il club rossonero e i suoi tifosi continuano a celebrare con gioia e trasporto la promozione fra i cadetti, attesa da 19 anni. Da più di tre settimane si susseguono feste, cerimonie, incontri, spettacoli. Ieri sera, passerella a Palazzo di città per dirigenti, tecnici e calciatori della formazione rossonera, ricevuti dal sindaco Franco Landella.
«Sono molto emozionato, accogliere a Palazzo di città i calciatori del Foggia Calcio che hanno conquistato la Serie B mi inorgoglisce come sindaco e cittadino. Ringraziarli singolarmente e collettivamente, premiarli a nome dell’intera nostra comunità è un atto doveroso, perché la squadra di calcio non è solo sport: è un simbolo di appartenenza al quale tutti sono in qualche modo legati ed affezionati», ha dichiarato il primo cittadino, che ha aggiunto: «I meravigliosi festeggiamenti al ritorno da Fondi sono stati la dimostrazione più evidente del vincolo che Foggia ha con il calcio. Un fiume umano ha accolto i ragazzi in modo trionfale, interpretando la promozione come la metafora di un riscatto dell’intera città. È un concetto che confermo e rivendico, sapendo di aver detto una cosa vera. A chi storce il naso facendo ironia, faccio notare che a Ferrara la promozione della Spal in Serie A è stata vissuta nel medesimo modo. Il critico d’arte Vittorio Sgarbi, ferrarese doc, ha salutato quella promozione come l’inizio di un “nuovo rinascimento” per la città, aggiungendo a questo concetto esattamente la stessa espressione che ho scelto io. E il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha avuto parole di grande felicità e coinvolgimento per il risultato raggiunto dalla squadra emiliana».
Il sindaco di Foggia ha poi sottolineato che «Il calcio è uno sport magico: emoziona, coinvolge, appassiona. Per il calcio esultiamo e ci commuoviamo. In quest’aula consiliare non ci sono solo calciatori ma ragazzi che hanno difeso i colori della città, e non hanno mai mollato, neppure nei momenti più difficili, regalandoci una gioia che attendevamo da troppo tempo».
Una promozione centrata a suon di record, con due settimane d’anticipo. «A ciascun calciatore va il mio grazie – ha proseguito Landella -. Un ringraziamento che riguarda anche la società, il presidente Lucio Fares, i fratelli Sannella e la famiglia Curci, che hanno scommesso con coraggio in questa impresa. Ci hanno messo il cuore, dimostrando che il sacrificio, l’impegno, lo spirito di gruppo e di squadra consentono di raggiungere traguardi meravigliosi, come l’approdo in B. Una lunga traversata nel deserto, in cui non possiamo dimenticare la Serie D. Grazie a Mister Giovanni Stroppa, al quale rivolgo un particolare abbraccio. La sua serietà e la sobrietà con la quale ha interpretato il suo ruolo sono qualità rare e preziose nel calcio moderno».
«Permettetemi inoltre – ha infine concluso il primo cittadino - di ringraziare anche l’istituzione che rappresento, perché mai abbiamo fatto venir meno la vicinanza e l’attenzione verso il calcio e la nostra squadra, come testimonia l’ampliamento della capienza dello stadio “Pino Zaccheria”, che dobbiamo ulteriormente allargare ora che siamo tornati nel calcio che conta. Come dissi la domenica della promozione, Foggia è una città da Serie A. Il calore del pubblico, i numeri impressionanti che ad ogni gara si sono registrati allo “Zaccheria” sono motivo di invidia in tutta Italia. E allora interpretiamo questa promozione non come un traguardo ma come un punto di partenza. Come un nuovo inizio. Per riportare il Foggia Calcio e la città di Foggia sul palcoscenico che ci spetta».
di Raffaele Fiorella